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Giochi del Mediterraneo 2026

Perrini: “Basta polemiche, Taranto faccia squadra”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia richiama le istituzioni all’unità in vista dell’evento internazionale: “Cantieri nei tempi, grazie al lavoro del Commissario”

I Giochi del Mediterraneo del 2026

I Giochi del Mediterraneo del 2026

TARANTO - A poco più di un anno dall’apertura dei Giochi del Mediterraneo, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Renato Perrini, lancia un appello a tutte le istituzioni locali e regionali: “Serve coesione, non polemica”.

Secondo Perrini, l’evento sportivo, che vedrà Taranto, il territorio ionico e l’intera Italia protagonisti, rappresenta una vetrina internazionale di primaria importanza. Tuttavia, osserva l’esponente di FdI, in questi mesi si stanno moltiplicando dichiarazioni e post “parziali e unilaterali” che, a suo dire, non contribuiscono a rafforzare il gioco di squadra necessario per il successo della manifestazione.

“Dal 2019 – ricorda Perrini – nel mio ruolo di consigliere regionale ho sempre lavorato in silenzio, dialogando con i sindaci, difendendo il territorio e seguendo con attenzione lo stato di avanzamento dei progetti. Negli ultimi mesi ho intensificato le visite sui cantieri e posso dire che le opere stanno procedendo secondo il crono programma fissato dal commissario straordinario Massimo Ferrarese, nominato due anni fa dal Governo Meloni”.

Per Perrini, la scelta dell’esecutivo nazionale di affidare la regia dell’evento a un commissario straordinario si è rivelata decisiva. “Dal 2019 al 2023, con la gestione della Regione Puglia, i Giochi erano fermi: tante presentazioni, nessun finanziamento concreto, nessun cantiere aperto. Oggi invece – sottolinea – le risorse sono state assegnate e i lavori sono in corso, recuperando il tempo perso”.

Il consigliere ribadisce che su progetti di questa portata non c’è spazio per contrapposizioni politiche: “Serve collaborazione e sinergia fra tutte le istituzioni. I Giochi del Mediterraneo devono essere l’occasione per mostrare al mondo la capacità organizzativa di Taranto, della Puglia e dell’Italia intera, coinvolgendo i 26 Paesi che prenderanno parte alla manifestazione”.

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