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Taranto
14 Luglio 2025 - 18:21
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“Finalmente oggi abbiamo potuto ascoltare il parere dell’Istituto Superiore di Sanità sulla Valutazione d’Impatto Sanitario, la VIS, per la popolazione tarantina con una produzione prevista dall’Accordo di Programma di 6 milioni di tonnellate di acciaio. La VIS è obbligatoria nel procedimento per il riesame dell’AIA e per legge va fatta dal proponente, in questo caso Acciaierie d’Italia, sulla base delle linee guida redatte dall’ISS.
Oggi è emerso chiaramente che, pur essendo state fatte alcune delle integrazioni richieste per colmare le carenze rispetto al documento presentato dall’azienda a luglio 2024, ci sono ancora aspetti che non corrispondono né alle linee guida dell’ISS nè alle prescrizioni della Corte di Giustizia Europea. In particolare la valutazione va fatta sia sullo stabilimento che sulla centrale termoelettrica; va completato il quadro su tutti i parametri inquinanti di cui si ha informazione e non inclusi nell’ AIA del 2012, ovvero ossidi di azoto, ossidi di zolfo e altri e l’impatto della qualità dell’aria deve essere valutato anche per quello che riguarda le esposizioni cutanee, non solo inalatorie Ci sono poi aspetti che riguardano rischio tossicologico e va integrata la parte che riguarda indicatori ecotossicologici. La VIS diventa essenziale per valutare il rischio sulla base del quale definire misure tecniche gestionali nell’ambito dell’AIA, che devono rientrare nel parere istruttorio conclusivo della Commissione AIA. Non si può rischiare di sottostimare i rischi per la popolazione tarantina, dovuti agli impatti cumulativi, per questo è necessario che i cittadini vengano messi a conoscenza dei pareri dell’ISS, fino a questa mattina noti solo attraverso notizie di stampa.
Fino a quando non saranno integrati questi aspetti e non si parlerà di decarbonizzazione anche nell’AIA e non solo nell’accordo si programma, va sospeso l’iter dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, perchè Taranto continua a pagare un prezzo troppo alto in termini di ambiente e di vite umane. Non esistono 'rischi accettabili' per la salute, esiste il diritto alla salute garantito dalla Costituzione e non possiamo ignorare il grido d’allarme lanciato oggi in Commissione da associazioni come Peacelink, Genitori Tarantini, Legambiente, WWF, che chiedono un futuro diverso per la città con la chiusura dell’area a caldo e delle fonti inquinanti.
In altri Paesi europei la riconversione economica è diventata realtà senza che la popolazione sia stata costretta a scegliere tra lavoro e salute. Questo è l’obiettivo per cui dobbiamo lavorare a tutti i livelli”.
È quanto si legge in una nota del capogruppo del M5S Marco Galante a margine delle audizioni in Commissione Ambiente sull'ex Ilva di Taranto.
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