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Bisceglie

Scontro senza precedenti tra maggioranza e opposizione: accuse incrociate tra il sindaco Angarano e il consigliere Spina

Il primo cittadino e tutta la giunta attaccano duramente l’ex sindaco. Spina replica denunciando gravi criticità nella gestione pubblica e chiede risposte puntuali: “Nessun teatrino, servono verità e soluzioni”

L'aula del Consiglio comunale di Bisceglie

L'aula del Consiglio comunale di Bisceglie

BISCEGLIE - Si alza ancora il livello dello scontro politico a Palazzo San Domenico, dove le tensioni tra maggioranza e opposizione si trasformano in un durissimo botta e risposta dai toni aspri e senza precedenti. Il primo ad aprire il confronto è stato Francesco Spina, consigliere comunale di opposizione e tre volte sindaco della città che aveva messo puntato il dito contro una serie di manchevolezze dell'attuale amministrazione.

Immediata la replica attraverso una dichiarazione congiunta firmata dal sindaco Angelantonio Angarano e dagli assessori Angelo Consiglio, Antonio Belsito, Loredana Bianco, Maurizio Di Pinto, Angela Monterisi, Onofrio Musco e Roberta Rigante, che attaccano frontalmente l'ex primo cittadino Francesco Spina, accusandolo di ipocrisia politica e gestione fallimentare durante il suo mandato.

Nel comunicato, la giunta rievoca episodi del passato amministrativo di Spina, definendolo “recordman di cambi di casacca per mero opportunismo”, e lo accusa di aver volutamente creato le condizioni per la propria decadenza, tentando – senza successo – il salto in Parlamento. Nel mirino anche la massa di debiti fuori bilancio accumulati sotto la sua amministrazione, che oggi peserebbero ancora sulle casse comunali. Vengono ricordate lunghe sedute consiliari convocate unicamente per approvare passività pregresse e contenziosi giudiziari milionari, tra cui quelli legati alla zona 167 e al servizio di igiene urbana.

La giunta accusa Spina anche di aver avviato la lottizzazione della maglia 165, salvo poi scaricarne le responsabilità politiche. Non mancano riferimenti ai concorsi pubblici in cui, secondo l’attuale amministrazione, “casualmente” avrebbero trionfato candidati legati a figure politiche vicine all’allora sindaco. In chiusura, la dichiarazione degli amministratori difende con forza l’operato dell’attuale governo cittadino, sostenendo che onestà, legalità e trasparenza restano valori imprescindibili e rivendicando un confronto quotidiano con la cittadinanza: “Siamo aperti al dialogo, ma respingiamo con fermezza accuse infamanti”, si legge nella nota.

La controreplica di Francesco Spina non si è fatta attendere. In una nota altrettanto dura, l’ex sindaco accusa l’intera giunta di evitare sistematicamente il confronto diretto su temi concreti e urgenti per la collettività. “Siete lautamente pagati dai cittadini anche per rispondere nel merito”, scrive, puntando il dito contro una gestione opaca della cosa pubblica. Spina elenca una lunga serie di criticità che, a suo dire, restano senza riscontro: debiti fuori bilancio non registrati, pressione tributaria aumentata, mensa scolastica frazionata per evitare la gara, scarichi fognari nel mare di Levante, opere pubbliche raddoppiate nei costi e nei tempi.

Il consigliere di opposizione sottolinea poi la mancata indizione di gare europee regolari per l’igiene urbana, la firma sospetta della convenzione urbanistica per la maglia 165 avvenuta proprio alla vigilia dell’adozione del Piano urbanistico generale e la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato un permesso edilizio per gravi difformità.

Non parteciperò al vostro teatrino, la città ha bisogno di risposte, non di schermaglie. L’onestà amministrativa, la crisi delle piccole imprese, il degrado urbano, la povertà crescente, il verde pubblico abbandonato e la disoccupazione sono temi che meritano attenzione concreta, non fumo negli occhi”, incalza Spina, che difende la propria attività consiliare e propone come esempio l’idea – finora inascoltata – di un parco costiero sulla litoranea di Levante.

Il consigliere chiude con toni istituzionali ma fermi: “Non cerco lo scontro, chiedo risposte. Non c’è prezzo per la libertà di chi vuole servire la res publica. I cittadini attendono da voi, sindaco e assessori, un confronto vero già nel prossimo consiglio comunale del 21 maggio”.

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