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Brindisi

Hashish, cocaina e soldi, sei arresti nel brindisino. Raffica di controlli

Operazioni a Mesagne, Ceglie Messapica e Latiano nell’ambito dei controlli straordinari disposti dal Comando provinciale: sequestri di droga, provvedimenti per omicidio e furto, un arresto per evasione

Posto di blocco dei carabinieri

Posto di blocco dei carabinieri - archivio

BRINDISI - Una vasta operazione di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni ha portato, negli ultimi giorni, all’arresto di sei persone in diversi comuni della provincia di Brindisi. L’attività rientra nel piano di prevenzione disposto dal Comando Provinciale, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza e contrastare in modo mirato la criminalità diffusa.

A Mesagne, i militari della locale Stazione hanno arrestato in flagranza due uomini, trovati in possesso di hashish, cocaina e materiale per il confezionamento, oltre a una cospicua somma di denaro ritenuta riconducibile allo spaccio. L’operazione ha permesso di interrompere una fiorente attività illecita, confermando la presenza di una rete attiva di traffico di stupefacenti nella zona.

A Ceglie Messapica, le manette sono scattate per due persone destinatarie di provvedimenti giudiziari. Il primo, condannato per omicidio preterintenzionale in concorso, deve scontare una pena residua di 15 anni, 4 mesi e 7 giorni in regime di detenzione domiciliare, su disposizione della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Taranto. Il secondo, raggiunto da un ordine di esecuzione emesso dalla Procura Generale di Lecce, deve espiare 9 anni, 11 mesi e 28 giorni per reati di furto aggravato, ricettazione e detenzione abusiva di arma clandestina.

A Latiano, i Carabinieri hanno eseguito altri due arresti. Il primo riguarda un cittadino extracomunitario, sorpreso fuori dalla propria abitazione in violazione delle prescrizioni imposte: l’uomo è stato arrestato per evasione. Il secondo è stato raggiunto da un ordine di detenzione domiciliare emesso dalla Procura di Brindisi per una condanna a 2 anni e 23 giorni: deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e violazione della normativa sugli stupefacenti.

Le operazioni si inseriscono in una strategia più ampia di contrasto alla microcriminalità, portata avanti in modo capillare su tutto il territorio provinciale.

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