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Il fatto

Salta il Consiglio comunale del 30 aprile: Molfetta trattiene il fiato dopo la bufera giudiziaria

Rinvio ufficialmente legato alla proroga sulla Tari, ma sullo sfondo pesa l’inchiesta giudiziaria che coinvolge il primo cittadino che il prossimo 2 maggio dovrà comparire davanti al Gip di Trani

L'aula del Consiglio comunale di Molfetta

L'aula del Consiglio comunale di Molfetta

MOLFETTA - È stata rinviata a data da destinarsi la seduta del Consiglio comunale di Molfetta inizialmente convocata per il 30 aprile 2025. A disporre lo stop è stato il presidente del Consiglio Robert Amato, che ha formalizzato la decisione facendo riferimento a un emendamento recentemente approvato in Parlamento, con cui è stato posticipato al 30 giugno il termine per l’approvazione delle tariffe e dei regolamenti TARI, come previsto dall’articolo 10 bis del decreto sulla Pubblica Amministrazione.

Dietro la motivazione tecnica, però, si cela un contesto politico particolarmente delicato. Il rinvio della massima assise cittadina arriva infatti a pochi giorni dalla richiesta di arresti domiciliari avanzata nei confronti del sindaco Tommaso Minervini, che risulta indagato nell’ambito di un’inchiesta che ha scosso il Palazzo di Città.

Il primo cittadino è atteso per il prossimo 2 maggio davanti al GIP del Tribunale di Trani, dove sarà ascoltato per fornire la propria versione dei fatti. Nel frattempo, alcune forze politiche locali hanno già espresso la richiesta di un passo indietro da parte del sindaco, chiedendogli di valutare le dimissioni alla luce della gravità del momento.

Il rinvio del Consiglio comunale sembra così assumere anche un significato politico: evitare scontri in aula e tentare di contenere la tensione in attesa degli sviluppi giudiziari. L’inchiesta in corso e la convocazione del sindaco da parte del giudice per le indagini preliminari hanno infatti generato un clima di forte incertezza, con riflessi inevitabili anche sull’attività amministrativa.

Nei prossimi giorni si attendono chiarimenti ufficiali e, soprattutto, la decisione del Gip che dovrà valutare la posizione del sindaco Minervini. La politica molfettese, intanto, trattiene il fiato.

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