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Brindisi

Falesie a rischio crollo, scatta il divieto di accesso e balneazione nelle aree costiere a pericolosità elevata

Ordinanza del sindaco impone restrizioni rigorose lungo i tratti demaniali più esposti: obbligo di segnaletica e percorsi di sicurezza per gli stabilimenti balneari

Un tratto di costa di Brindisi

Un tratto di costa di Brindisi

BRINDISI – Con una nuova ordinanza firmata dal sindaco Giuseppe Marchionna lo scorso 28 marzo, la città di Brindisi ha deciso di adottare misure restrittive per garantire la sicurezza dei cittadini e dei visitatori nelle zone costiere più esposte al rischio di dissesto. L’ordinanza numero diciotto del duemilaventicinque stabilisce infatti il divieto assoluto di accesso e balneazione nelle aree demaniali classificate a pericolosità geomorfologica molto elevata, contrassegnate con la sigla PG3.

La disposizione si applica sia alla fruizione da parte delle persone sia al transito di mezzi, e riguarda la fascia costiera e l’entroterra marittimo di competenza comunale. Il divieto resterà in vigore fino a quando l’Autorità di Bacino non procederà alla ridefinizione ufficiale delle perimetrazioni, attualmente determinate attraverso rilievi aerofotogrammetrici e satellitari consultabili sul portale istituzionale all’indirizzo www.brindisiwebgis.it.

Le aree soggette alle restrizioni sono riportate in dettaglio nello strato tematico del sito denominato "Aree costiere delegate a pericolosità geomorfologica molto elevata", e sono accompagnate da una mappa allegata all’ordinanza, redatta in scala uno a duemila e facilmente accessibile anche in formato pdf.

Il provvedimento prevede criteri precisi per l’estensione delle zone interdette: verso l’entroterra la fascia di sicurezza dovrà essere pari ad almeno tre volte l’altezza della falesia, calcolata dalla quota massima del ciglio superiore fino al livello minimo del piede, mentre verso il mare l’area off limits dovrà estendersi per almeno due volte tale altezza.

Le restrizioni non risparmiano gli stabilimenti balneari, che ricadono all’interno di queste perimetrazioni. I gestori sono obbligati a interdire gli spazi a rischio, installando manufatti adeguati e segnaletica ben visibile, oltre a predisporre e segnalare in modo chiaro una via sicura di evacuazione per bagnanti e personale in caso di emergenza.

La segnaletica dovrà richiamare esplicitamente il pericolo legato alla possibile instabilità delle falesie, indicando chiaramente i percorsi sicuri all’interno delle strutture e nelle aree limitrofe. L’ordinanza precisa che tutte queste opere dovranno essere realizzate nel rispetto delle normative vigenti, ottenendo, se necessario, le autorizzazioni previste dalla legge.

Il Comune di Brindisi intende così tutelare con fermezza la sicurezza di residenti e turisti, intervenendo in modo puntuale su un tema di forte rilevanza ambientale e territoriale. Le falesie, da sempre uno degli elementi più suggestivi del paesaggio brindisino, sono purtroppo anche aree fragili, esposte al rischio di erosione e crolli improvvisi. Con questo provvedimento, l’amministrazione comunale punta a prevenire incidenti e a garantire una fruizione responsabile del litorale, in attesa degli aggiornamenti ufficiali sulle perimetrazioni di rischio da parte degli enti competenti.

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