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Il caso

Dipendenti civili Difesa senza indennità. «Ritardi inaccettabili»

Boccadamo (UILPA Taranto): «Lavoriamo in turni, festivi e missioni lontano da casa, ma il Ministero continua a ignorare i nostri diritti»

Vincenzo Boccadamo

Vincenzo Boccadamo

I dipendenti civili del Ministero della Difesa di Taranto sono esasperati. Da oltre nove mesi attendono il pagamento delle indennità accessorie, senza ricevere risposte certe. Un ritardo inaccettabile che si somma a una condizione lavorativa già critica, segnata da carenze di organico e da un impegno straordinario non adeguatamente riconosciuto.

«Non è più accettabile che chi lavora con professionalità e sacrificio venga lasciato senza le spettanze dovute. I dipendenti hanno prestato servizio in turni, festivi e in reperibilità, arrivando persino a essere imbarcati per settimane senza ricevere la giusta remunerazione», denuncia Vincenzo Boccadamo, dirigente sindacale UILPA Taranto.

A questa grave situazione si aggiunge l’impatto del mancato taglio del cuneo fiscale 2025 e di un aumento contrattuale irrisorio, che hanno ulteriormente ridotto il netto delle retribuzioni. «Mentre si parla di inflazione e calo del potere d'acquisto, ai lavoratori del Ministero della Difesa viene chiesto di fare sacrifici senza nemmeno garantire loro le indennità maturate», sottolinea la UILPA Taranto.

Il sindacato chiede un intervento immediato per sbloccare i pagamenti arretrati e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori. «Non siamo più disposti a tollerare ulteriori ritardi – conclude Boccadamo – Il Ministero della Difesa ha il dovere di riconoscere e retribuire il lavoro svolto dai suoi dipendenti».

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