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L'intervento

Bimbi ai single, l'errore è aver creduto di ridurre tutta la vita a questioni di soldi

Denatalità e spopolamento sono effetti della stessa forza che spinge verso la distruzione di una società

Neonato

Neonato

Alcuni anni fa anzicchè curare la piaga ormai cronicizzata della denatalità si è fatta la Bossi-Fini. Cioè si è detto: qual è il problema che la denatalità ha prodotto? Che non vi sono braccia per le nostre imprese; quindi se gli imprenditori vogliono assumere un extracomunitario lo possono fare. Curiamo i sintomi ma non le cause. Però non lo possono fare liberamente! Infatti, aggiungono che quell’imprenditore deve percorrere una lunga via crucis di burocrazia e carte bollate; rendendo difficilissimo assumere e importare nuovi lavoratori. La solita italica schizofrenia degli statalisti illiberali che nessuno ha ancora rimosso pur essendosene accorti: si stabilisce un principio e una esigenza ma li si nega dando potere agli impiegati pubblici cioè alla burocrazia che così zavorra se non annulla il principio.
 
Pochi giorni fa allo stesso modo si è statuito che anche i single possono adottare un bimbo. Cioè, siccome i giovani non solo non hanno progenie ma addirittura non si uniscono, curiamo gli effetti e rendiamo legale la importazione di bambini sottoforma di adozione anche da parte dei singoli. Questa cosa non l’ha fatta il Parlamento, ma una sentenza autorevolissima che di fatto dà per scontato ciò che il Diritto già consentiva da sempre ma che serviva solo dirlo con le giuste forme previste dall’ordinamento! Naturalmente per avere un bambino seguendo queste tortuose procedure burocratiche servirà un lavoro ben più faticoso e lungo di quello che usualmente si segue per fare un bimbo con metodi tradizionali, ma così hanno statuito e così è.
 
È evidente che siamo fuori dalla ragionevolezza.
 
Vi sono intere regioni in via avanzata di spopolamento; uscirà qualche sentenza che ci ricorderà che siccome viaggiare è un diritto universale è possibile insediarvisi liberamente pur avendo certi requisiti che la burocrazia accerterà?
 
La sostanza è che il Parlamento intento a discutere di documenti di mezzo secolo fa non è utile a nessuno, le cause di questa implosione umana che ha portato alla denatalità non le conosce nessuno e la burocrazia è la vera signora d’Italia. Peraltro da quando l’Italia si è unita lo ha fatto unificando la macchina amministrativa e null’altro, non certo l’economia e l’intera società italiana.
 
Va invece presa di petto la doppia questione della denatalità e dello spopolamento che sono questioni gemelle nell’aspetto umano e culturale. Disprezzare certe regioni comporta che qualcuno specie giovane può credere che sia una specie di titolo onorifico andarsene e lavorare -anche se per una minestra di lenticchie - nelle aree blasonate: è lo spopolamento. Se poi si scopre che quelle ricche sono zone dove alla stessa guisa di quelle povere non si procrea perché manca un senso diverso da quello venale anche alla propria di vita, si torna indietro alla propria terra natìa avendo perso occasioni alle volte irripetibili. Il senso di delusione che ti colpisce quando ti accorgi che quelle aree ricche altro non sono che autoreferenziali e che si vive e lavora peggio che altrove è terribile.
 
L’idea mondialista dalla quale nascono questi esodi biblici di ogni genere per la quale tutti debbono andare dove si guadagna di più non è la prima fola della storia ma è una stupidaggine come poche altre; gli stessi mondialisti di ieri che erano entusiasti del commercio internazionale libero da ogni vincolo e dazio, non sono gli stessi che oggi soffiano sul fuoco della guerra che già blocca quegli stessi traffici? Come ci si può fidare di costoro? E per quale ragione lavorare in una impresa che indifferentemente può essere allocata in una qualunque parte del globo dovrebbe essere più sicuro e quindi duraturo del lavoro molto disprezzato dell’artigiano sotto casa? E perché le imprese ricche non debbono utilizzare le tecnologie per fare a meno dei dipendenti? Anche qui è la venalità la regola maxima? Ecco dove sta l’errore. Aver creduto di ridurre tutta la vita a questioni di soldi.
 
Quindi certamente ogni bambino in più -ancorchè adottato- è un dono inestimabile per la nostra società ed economia e non c’è ragione per la quale un single non potrebbe essere bravo quanto una coppia nell’allevarlo, ma quel bambino non è un numero di codice fiscale ma un essere umano come anche chi lo adotta; quindi si devono rimuovere le cause delle patologie che portano a comportamenti non normali come denatalità e spopolamento che sono certamente eccezionali.
 
Denatalità e spopolamento sono effetti della stessa forza che spinge verso la distruzione di una società. Togliere al singolo individuo speranze ed ambizioni riducendolo a mero consumatore produce la sua morte per eutanasia. Conviene preoccuparsene.
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