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Giornata delle donne

Bari dedica cinque nuovi spazi pubblici a figure femminili

La città aderisce alla campagna nazionale per una toponomastica più inclusiva e celebra donne che hanno lasciato il segno

Una veduta aerea di Bari

Una veduta aerea di Bari

BARI - La città di Bari compie un passo concreto verso la parità di genere nella toponomastica, dedicando cinque nuovi spazi pubblici a donne che hanno segnato la storia a livello locale, nazionale e internazionale. La giunta comunale ha approvato una delibera su proposta della vicesindaca Giovanna Iacovone, accogliendo l’invito dell’ANCI a sostenere l’iniziativa “Campagna 8 marzo, 3 donne, 3 strade”, promossa dall’associazione Toponomastica Femminile in occasione della Giornata internazionale della donna.

L’amministrazione ha scelto di onorare la memoria di Rosa Parks e Tina Anselmi, due figure di spicco nella lotta per i diritti civili e sociali, affiancandole a tre donne che hanno lasciato un segno indelebile nel tessuto cittadino: Maria Rinaldi Amendola, Francesca Marangelli e Ketty Volpe.

Un passo avanti per la parità nella toponomastica

“La nostra città sta portando avanti un percorso di valorizzazione delle figure femminili nella memoria collettiva”, ha dichiarato la vicesindaca Iacovone. "Negli ultimi anni abbiamo lavorato per ridurre il divario di genere nella toponomastica urbana e con questa iniziativa vogliamo rafforzare questo impegno. Dedicare strade e piazze a donne che hanno contribuito al progresso sociale, culturale e politico significa riconoscere il ruolo fondamentale che hanno avuto nella nostra storia".

Secondo l’amministrazione, la toponomastica è un segno tangibile della memoria condivisa, e attraverso queste intitolazioni si vuole dare visibilità a personalità che hanno influenzato il territorio con il loro coraggio, impegno e determinazione.

Un tributo a donne di valore

L’inserimento di Rosa Parks, icona della lotta per i diritti civili negli Stati Uniti, e di Tina Anselmi, prima donna ministra della Repubblica Italiana e figura chiave nella tutela dei diritti dei lavoratori, si affianca alla scelta di tre donne che hanno operato a livello cittadino. Maria Rinaldi Amendola, Francesca Marangelli e Ketty Volpe si sono distinte nel loro campo, lasciando un'eredità importante nella comunità barese.

L’iniziativa rappresenta un’azione concreta per riequilibrare la presenza femminile nei nomi dei luoghi pubblici, contribuendo a scrivere una nuova narrazione della città, in cui il contributo delle donne sia finalmente riconosciuto e valorizzato.

Brevi cenni biografici delle donne individuate dalla delibera, con l’indicazione dei luoghi che saranno loro dedicati.

 

TINA ANSELMI - MINISTRA E DEPUTATA DELLA REPUBBLICA ITALIANA - PARTIGIANA DELLA DEMOCRAZIA - 1927-2016

Figura di spicco nella storia della nostra Repubblica, non solo in ambito politico ma anche per l’impegno profuso nel promuovere una cultura di pace e di giustizia sociale, per le sue doti di equilibrio e dirittura morale e di intransigenza istituzionale che le fecero guadagnare l'ampio consenso di tutte le parti politiche e per aver esaltato il ruolo della donna nella politica e nella società, attraverso il suo esempio di vita e la sua attività politica.

La città di Bari intende dedicarle l’area ubicata in Corso Alcide De Gasperi tra il civico 379 e 381,  ad oggi priva di denominazione, inserita amministrativamente nel Municipio II.

KETTY VOLPE -1962-2017

Attrice sensibile e di grandissimo talento, ha interpretato ruoli in “Baciato dal sole” di Antonello Grimaldi e “Questo è il mio Paese” di Michele Soavi. È stata tra gli interpreti di “È stato il figlio” di Daniele Ciprì, del cortometraggio “La sala” di Alessio Giannone, in concorso al festival di Venezia, e del film breve “Ammore” di Paolo Sassanelli. L'ultima sua apparizione è nel ruolo di Rosaria nel film “Varichina”.

Una donna straordinaria di grande generosità, un'anima bella, capace sempre di cambiare, ricercare, partendo dall'amore per i testi.

La città di Bari intende dedicarle un palco del Teatro Comunale Niccolò Piccinni.

 

 MARIA RINALDI AMENDOLA - 1920-2020

Prima avvocata nella Regione, vicepresidente della Sezione per la Tutela dei Minori della Corte d'Appello di Bari, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Toga d’ Oro per la sua attività forense. È stata una delle fondatrici dell'emittente TV TeleBari e socia fondatrice del Soroptimist Club di Bari. La lotta in favore dell'emancipazione femminile ha rappresentato anche il filo conduttore del suo lavoro nell'ambito del Consiglio Regionale delle donne. Pioniera delle conquiste delle donne, si è battuta per portare cambiamenti ed emancipazione nella vita delle donne italiane.

La città di Bari intende dedicarle l’area a verde pubblica, priva di una propria denominazione, sita tra via Arturo Toscanini, via Michele Troisi e via Cesare Suglia, a Japigia (Municipio I).

 

 

FRANCESCA MARANGELLI -1910-2010

Preside della Scuola Media “Melo da Bari”, donna normale e allo stesso tempo “speciale”, la professoressa Francesca Marangelli ha intessuto la sua vita di passioni, ideali, ricerche, battaglie ideologiche che incisero profondamente nella cultura e nella società, avendo contribuito alla crescita della nostra terra e della nostra città.

Nel 1962 realizzò il suo sogno, ampliando il programma delle attività scolastiche: alle attività già esistenti, affiancò la coraggiosa iniziativa di organizzare di corsi di educazione sessuale, avvalendosi di un nutrito numero di docenti di sociologia e psicologia.  L’organizzazione di tali corsi fu piuttosto impegnativa in quanto dovette ottenere il consenso dei genitori, del Provveditore e della Chiesa.

Francesca Marangelli è stata tra le educatrici che hanno speso il loro coraggio per migliorare la condizione femminile. Le sue idee e la sua vita sono state completamente orientate a una migliore condizione dei giovani, della famiglia, della donna, in una visione convinta dei valori della religione e della patria.

Fortemente interessata alla pedagogia, la professoressa Marangelli è stata anche una grande scienziata, tanto da ricevere il diploma di benemerenza con medaglia d'oro dal Presidente della Repubblica.

La città di Bari intende dedicarle l’androne della scuola Media “Melo di Bari”.

 

 

ROSA PARKS - 1913-2005

Conosciuta come “The Mother of the Civil Rights Movement”, la quarantaduenne Rosa Parks, di pelle nera e di professione sarta, ha lottato una vita contro la segregazione razziale, tanto da diventare paladina dei diritti civili grazie a un gesto tanto semplice quanto  rivoluzionario: Rosa Park prende l’autobus n. 2857, nella città di Montgomery (Alabama), diretta a casa,. Si siede in una fila centrale ma quando, dopo poche fermate, sale un passeggero bianco, il conducente le chiede di alzarsi per lasciargli il posto, come impongono le regole: i neri siedono dietro, i bianchi davanti, mentre i posti centrali sono misti e si possono usare solo se tutti gli altri sono occupati, ma la precedenza spetta sempre ai bianchi. Rosa si rifiuta di lasciare il proprio posto a sedere su un autobus a un bianco. Il 1° dicembre 1955 viene arrestata e  il suo gesto innesca un boicottaggio dei mezzi pubblici che dura ben 381 giorni. La protesta, guidata da Martin Luther King, porta la Corte Suprema ad abolire le discriminazioni sugli autobus.  Quell’atto di disobbedienza cambiò per sempre la storia dei diritti civili.

La città di Bari intende dedicarle la pensilina della fermata degli autobus sita in corso Vittorio Emanuele.

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