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La vertenza

Bagnardi: le due domande da porre a "Leonardo"

L'ex sindaco invita la politica ad assumere una posizione autorevole per non far perdere allo stabilimento di Grottaglie il vantaggio innovativo conquistato negli anni

Raffaele Bagnardi

Raffaele Bagnardi

Così Raffaele Bagnardi, già sindaco di Grottaglie, in attesa dell'incontro (lunedì 27 gennaio ore 16) al Comune di Grottaglie sulla Vertenza "Leonardo": «Se siamo arrivati a portare la Vertenza dello Stabilimento "Leonardo" di Grottaglie fin qui, nell'Aula del Consiglio Comunale, è perché la Politica locale deve riprendersi l'impegno di difendere il Lavoro e i Lavoratori. E deve tutelarne sempre i numeri, la qualità, le singole persone e non di meno i luoghi e i territori di insediamento e vocazione. Quindi adesso ci aspettiamo che quella stessa Politica, in questo caso, sappia porre alla "Leonardo" due fondamentali domande: come continuerà ad operare lo Stabilimento di Grottaglie? E con quanti occupati stabili? Cioè occorre che la futura operatività del sito industriale mantenga una dimensione organizzativa tale da consentire il più efficace ed efficiente utilizzo degli impianti tecnologici attualmente in funzione e tale da garantire appunto il Lavoro alle maestranze dirette e indirette, ritornando agli organici storici del 2019 (1.325 unità più l'indotto), motivo per cui l'Accordo di Programma del 2005 sostenne l'investimento con fondi pubblici regionali e comunitari. Questo principio deve assolutamente e costantemente guidare la linea di condotta della Politica locale, altrimenti, in breve tempo, il Territorio potrebbe perdere il vantaggio innovativo e competitivo di settore, già conquistato nel primo decennio degli anni 2000».

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