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Il caso

Allarme fitosanitari, la Puglia in ginocchio: a rischio le produzioni agricole

Confagricoltura Puglia denuncia: serve un cambio di rotta per salvare le nostre campagne. Compromessa la produttività e la competitività del settore

Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia

Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia

BARI - L'agricoltura pugliese è sotto attacco. La continua riduzione dei prodotti fitosanitari autorizzati in Europa sta mettendo a dura prova il settore, con ripercussioni significative sulla produttività e sulla redditività delle aziende agricole.

"La situazione è critica", afferma Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia. "Negli ultimi decenni, l'80% dei presidi fitosanitari è stato tolto dal mercato, lasciando le colture sempre più esposte a malattie e parassiti."

La maggior virulenza di questi patogeni, favorita dai cambiamenti climatici, rende ancora più difficile il controllo delle infestazioni. "Molte colture sono sguarnite e vulnerabili", sottolinea Lazzàro. "Le conseguenze economiche sono gravi: disinvestimenti, perdite e rischio di chiusura per molte aziende agricole."

La disparità normativa tra l'Italia e altri Paesi, come Spagna e Stati Uniti, dove sono autorizzate più sostanze attive, penalizza ulteriormente l'agricoltura pugliese. "Le nostre aziende sono costrette a competere con prodotti esteri che utilizzano strumenti di difesa delle colture più efficaci", denuncia Lazzàro.

"La difesa delle piante non è solo una questione agricola", conclude il presidente di Confagricoltura Puglia. "Riguarda la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e il futuro del mondo del lavoro. È necessario un cambio di rotta, con l'introduzione di alternative valide ai fitosanitari vietati e una normativa europea più equilibrata e sostenibile."

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