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Bari celebra i 100 anni dell’Università: la ministra Bernini assicura investimenti per il Sud

La titolare del Ministero dell’Università rilancia con un piano di finanziamenti oltre il Pnrr

Il Teatro Petruzzelli

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BARI - L’Università di Bari festeggia il suo primo secolo di vita e lo fa con la presenza della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha voluto sottolineare l’importanza di questo traguardo non solo per il capoluogo pugliese, ma per tutto il Mezzogiorno.

“Un ateneo con una storia straordinaria e un grande futuro”, ha dichiarato Bernini, ringraziando il rettore Stefano Bronzini per l’invito e ribadendo il ruolo strategico dell’Università di Bari come ponte tra Oriente e Occidente e come punto di riferimento per l’area mediterranea, anche nell’ambito del Piano Mattei.

Sul fronte delle risorse, la ministra ha ricordato gli investimenti già stanziati per l’UniBa: oltre un miliardo di euro in tre anni, tra Fondo di finanziamento ordinario e fondi PNRR. Dopo un lieve calo delle risorse nel 2024, è previsto un incremento del 4 per cento nella legge di bilancio per il 2025.

Bernini ha poi rassicurato sul futuro degli atenei del Sud: “Non ci saranno tagli, anzi vogliamo potenziare le risorse”. Oltre ai fondi ordinari, infatti, è stato già predisposto un Fondo di Coesione che entrerà in azione dopo il 2026, quando il PNRR sarà terminato. Trecento milioni di euro sono già stati stanziati, con un’attenzione particolare agli atenei meridionali, destinatari dell’80 per cento delle risorse.

L’anniversario dell’Università di Bari si trasforma così in un’occasione non solo per celebrare un secolo di eccellenza accademica, ma anche per guardare al futuro con investimenti concreti e un rinnovato impegno per il diritto allo studio nel Sud Italia.

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