Cerca

Cerca

Bari

Ospedale pediatrico Giovanni XXIII: verso l’autonomia gestionale e un futuro da centro di eccellenza

La soddisfazione degli europarlamentari di Fratelli d’Italia, Michele Picaro e Francesco Ventola, che si sono battuti per questa riforma

L'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari

L'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari

BARI - Lo scorporo dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII dal Policlinico di Bari è a un passo dal diventare realtà. Dopo l’approvazione in Commissione regionale al Bilancio, il prossimo martedì il Consiglio regionale sarà chiamato a esprimersi su una decisione che potrebbe segnare una svolta per la sanità pugliese, uniformando il Giovanni XXIII ai più importanti ospedali pediatrici italiani, come il Bambino Gesù di Roma, il Meyer di Firenze e il Gaslini di Genova.

Le motivazioni dello scorporo

Attualmente incardinato nel Policlinico di Bari, il Giovanni XXIII soffre della mancanza di una propria direzione strategica autonoma, necessaria per sviluppare una visione gestionale e amministrativa indipendente. La dipendenza dalle strutture decisionali del Policlinico, che gestisce circa 1.200 posti letto e 60 Unità Operative Complesse (quasi tutte a direzione universitaria), rallenta l’efficienza operativa del pediatrico, dotato invece di soli 170 posti letto e 10 Unità Operative Complesse.

“La distanza tra i centri decisionali e gli operatori, unita alla diversità nelle dimensioni, spiega i ritardi e le deviazioni di risorse che ostacolano il corretto funzionamento del Giovanni XXIII”, hanno dichiarato gli europarlamentari di Fratelli d’Italia, Michele Picaro e Francesco Ventola, che si sono battuti per questa riforma.

Un nuovo modello gestionale e prospettive future

Lo scorporo garantirà al Giovanni XXIII un’autonomia gestionale, amministrativa e finanziaria, in linea con i principali ospedali pediatrici di eccellenza italiani. Questo permetterà di avvicinare i centri decisionali agli operatori e ai pazienti, rendendo più efficienti le risposte alle esigenze sanitarie e organizzative.

Durante la fase di transizione, sarà fondamentale:

  • Collaborare con il Policlinico di Bari, attraverso una convenzione per assicurare continuità e sinergia con il sistema universitario;
  • Effettuare una puntuale ricognizione del personale, per garantire la centralità dei pazienti, in particolare dei bambini bisognosi di cure;
  • Avviare una strategia di sviluppo mirata per il pediatrico barese.

L’obiettivo dell’IRCCS

Un passo ulteriore sarà la conversione del Giovanni XXIII in IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), trasformandolo in un polo di ricerca e sperimentazione a livello nazionale. “Questo rappresenterebbe un punto di riferimento per la sanità pediatrica del Mezzogiorno – hanno sottolineato Picaro e Ventola – convogliando risorse economiche e scientifiche sul territorio e posizionando il Giovanni XXIII come hub pediatrico di eccellenza.”

Con questa riforma, la Puglia punta a rafforzare la propria rete sanitaria e offrire cure di altissimo livello alle famiglie del Sud Italia, riducendo le disparità territoriali nel settore sanitario.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori