Ordine degli Avvocati, nuovo scossone

"Al termine della discussione dinanzi alle Sezioni Unite della Cassazione, a prescindere da quello che sarà l'esito della vicenda e l'assetto finale del Consiglio dell'Ordine di Taranto, sento fortissimo il dovere di dare un ulteriore segnale di concretezza rispetto al mio percorso per il rinnovamento nelle istituzioni forensi.

La mia non è mai stata una battaglia per occupare un posto, bensì un impegno per dare piena attuazione alla Legge professionale e favorire il ricambio nelle cariche, immettendo forze fresche e rimuovendo quelle che la Suprema Corte ha più volte definito "incrostazioni di potere". I problemi rilevati nell'Ordine jonico nella complessa relazione del Commissario straordinario (tra tutti ricordo le morosità non riscosse per oltre 400.000 euro) sono lampante testimonianza del lascito di quelle incrostazioni".

Così in una nota l'avvocato Mirella Casiello.

"Ebbene, poiché ho sempre cercato di praticare ciò per cui spendo il mio impegno, con la presente rassegno le mie dimissioni da Consigliere dell'Ordine di Taranto, nel quale (esclusa una breve parentesi nel 2023) dal 2019 mi è stato sistematicamente impedito di esercitare il munus, a causa di una visione personalistica della cosa pubblica, in spregio financo al regolamento dell’Ordine.

Finché sarò iscritta all’Ordine di Taranto, non mancherà la mia azione di controllo della legalità all'interno dell'Ordine forense, anche e soprattutto per ciò che attiene la corretta tenuta della contabilità e la trasparenza dell’Ente. Ma lascio volentieri l'onere e l'onore di sedere in Consiglio a forze fresche, dando compimento e adempimento alla Legge, a prescindere dall’esito delle sentenze e dai possibili futuri assetti. Il rinnovamento e la trasparenza si praticano: tutti coloro che avranno l'opportunità di scorrere dopo le mie dimissioni (o le sentenze) hanno diritto di servire i Colleghi jonici e di sedere in Consiglio nel pieno adempimento del fine ultimo della Legge: eliminare le rendite di posizione".

Ordine degli Avvocati, l'ultimo verdetto

La nota del presidente Di Maggio