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Il caso

Frecciarossa, dopo Trenitalia Stellato chiede audizione di Rfi

Le richieste del Consigliere regionale per non penalizzare Taranto nel periodo estivo

Il Frecciarossa che collega Taranto a Roma, Firenze, Milano e Torino

Il Frecciarossa che collega Taranto a Roma, Firenze, Milano e Torino

«Una nuova audizione, stavolta con Rfi (Reti ferroviarie italiane) per dirimere, una volta per tutte, la controversa questione della sospensione dei treni Frecciarossa da Taranto a Roma».

È quanto richiesto dal consigliere regionale Massimiliano Stellato a seguito dell'audizione dei delegati di Trenitalia e dell'assessore regionale ai Trasporti Debora Ciliento, in V commissione del Consiglio regionale.

«Dall'otto giugno all'otto settembre - ricorda Stellato -, il Frecciarossa da Taranto a Roma è cancellato. Per raggiungere la capitale bisogna partire da Bari. Un fatto, questo, che penalizza i passeggeri che vogliano partire e, soprattutto, i turisti che vogliono raggiungere il capoluogo ionico. Trenitalia ha riferito che la sospensione è ascrivibile a lavori sulla tratta effettuati da Rfi, per il secondo anno di seguito, nello stesso periodo estivo».

Ma Stellato non ci sta: «Taranto prova ad affrancarsi dalla monocultura industriale con la leva del turismo, ma il sistema infrastrutturale non ci aiuta. Dall'aeroporto di Grottaglie non si vola, l'autostrada finisce a Massafra e, ora, diminuiscono anche i treni che collegano la città al resto d'Italia. Non basta garantire collegamenti regionali alternativi. Non è plausibile per una città di mare, e che punta sul turismo balneare e culturale, rimanere isolata durante la stagione estiva.

In ogni caso, non è possibile che Trenitalia faccia muro ad ogni richiesta avanzata, dicendo no a qualsiasi temporaneo e circoscritto prolungamento di treni o deviazioni di tratta. Non si puó dire che ci sono i servizi sostitutivi dei bus, perchè i trasbordi portano solo disagi».

Di qui la proposta di Stellato: «I lavori sulla linea, che interrompono la tratta nel periodo estivo per il secondo anno consecutivo (e che sarebbero annunciati anche per il prossimo anno) vanno riprogrammati in altri periodi, per non impattare sulla stagione turistica. Nelle more, la regione potrebbe, in via compensativa, pensare di sostenere gli oneri aggiuntivi a carico di Trenitalia, derivanti da possibile deviazione di Frecciarossa da altre tratte, in modo da coprire lo scalo su Taranto. Questo territorio merita rispetto. L’area di Taranto sta facendo tanti sforzi per rilanciarsi, promuovendo il mare, la cultura, il marketing territoriale, ma quando poi si subiscono penalizzazioni così pesanti, e per giunta in piena estate, in periodo di turismo e di vacanze, questi sforzi rischiano di essere vani».

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