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Il fatto

È morto Girolamo Archinà

L'ex capo delle Relazioni esterne dell'Ilva

Girolamo Archinà

Girolamo Archinà

È morto questa notte, nella sua abitazione, Girolamo Archinà, capo delle Relazioni esterne dell'Ilva durante la gestione della famiglia Riva. Aveva 78 anni, era stato aggredito da una malattia. 

Il nome di Archinà è legato, inevitabilmente, anche all'inchiesta "Ambiente Svenduto" ed al processo che a quella indagine, imperniata sulle accuse di disastro ambientale, è seguito. Soltanto pochi giorni fa si è celebrata la prima udienza in appello: la sentenza di primo grado è stata emessa il 31 maggio del 2021, con complessivamente 26 condanne per figure apicali della fabbrica, dirigenti, manager, politici per complessivi 270 anni di reclusione. Le 3.700 pagine delle motivazioni della sentenza furono depositate diciotto mesi dopo. Ad Archinà vennero inflitti dalla Corte d'Assise 21 anni e 6 mesi: il dirigente ha sempre respinto le accuse mosse a suo carico.

Come detto, la prima udienza del giudizio di secondo grado sul presunto disastro ambientale dell'Ilva targata Riva si è tenuta la mattina di venerdì 19 aprile. Dopo la costituzione delle parti, il presidente Antonio  Del Coco (a latere l'altro giudice togato Ugo Bassi e sei giudici popolari) ha calendarizzato le prossime udienze, tutte di venerdì giorno in cui è disponibile l'aula bunker della vecchia sede della Corte di appello, al quartiere Paolo VI.

I Riva hanno gestito il Siderurgico tarantino dal 1995, epoca della privatizzazione dell'allora Italsider, al 2012.

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