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Il fatto

Turco: «Ferretti rinuncia a Taranto»

Il senatore pentastellato attribuisce le responsabilità al Governo Meloni

Il sen. Turco

Il sen. Turco

"Ferretti Group abbandona per i disastrosi ritardi Meloni". Così, in una nota stampa, il sen. Mario Turco, vicepresidente M5S, nonché coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.

"Nei giorni in cui il futuro industriale di Taranto è appeso a un filo, insieme ai diritti di cittadini, lavoratori, imprese e famiglie, un'altra doccia fredda si scaglia sul capoluogo ionico. Da parte del Governo Meloni continua, infatti, il meticoloso e arcigno piano di smantellamento del “Cantiere Taranto” avviato durante il Governo Conte II dal M5S, per la riconversione economica, sociale e culturale della Città dei Due Mari- dice il sen.Turco- Ferretti Group, leader della nautica da diporto, ha appena comunicato il recesso dal programma di bonifica e reindustrializzazione del sito ex yard Belleli nell'area portuale di Taranto, a causa dei ritardi di tre anni e mezzo accumulati prima dal Governo Draghi e poi dal Governo Meloni.

I responsabili di questo disastro hanno un nome e un cognome ed è giusto che i cittadini di Taranto sappiano chi sta concorrendo a tarpare loro un futuro fatto di sviluppo sostenibile ed economia pulita. Tra le motivazioni che hanno indotto il Gruppo Ferretti al passo indietro, c’è anche il clima di incertezza generato dal governo, in quanto le contribuzioni pubbliche sono diminuite all'aumentare dei costi degli investimenti- prosegue il vicepresidente M5S- e così scompare un investimento di oltre 200 milioni di euro che avrebbe contribuito alla creazione di nuove filiere occupazionali a partire da 200 assunzioni dirette. Ma, come si diceva, questo è solo l'ultimo anello della catena: Taranto non dimentica lo stralcio del finanziamento di 50 milioni di euro per la creazione dell'acquario green operato dall'ex ministra per il Sud, Mara Carfagna. E la città, poi, si è accorta benissimo dei bastoni fra le ruote messi più volte dallo stesso Governo Meloni per la buona riuscita dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, con altri 150 milioni di euro di finanziamenti che rischiano di andare in fumo a causa di un'inerzia volutamente ricercata da chi vuole il peggio per il capoluogo ionico. Tutti questi progetti erano parte del summenzionato Cantiere Taranto, ma è evidente che al ministro Fitto il Sud interessi molto poco, se dalle stanze dei bottoni si lascia passare sotto al naso qualunque nefandezza prodotta dal governo di cui fa parte.

Come M5S ci dichiariamo fortemente preoccupati per la miopia con cui il Governo Meloni sta assolutamente ignorando l'avvenire di Taranto- conclude il sen. Turco- e ci opporremo ad ogni livello istituzionale per riuscire a salvare il salvabile. Ma il sogno di una Taranto che guarda a un futuro sostenibile potrà realizzarsi solo quando questo Governo di incompetenti cronici lascerà la guida del Paese a chi è in grado di rivestire un tale ruolo".

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