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Comune

La crisi: si spacca il gruppo consiliare del Pd

Tre consiglieri su cinque prendono le distanze dal segretario regionale De Santis

Il Palazzo di Città di Taranto

Il Palazzo di Città di Taranto

Come prevedibile, si cominciano a delineare in modo aperto le divergenze all'interno del Pd, dove una parte dei consiglieri comunali prende le distanze dalle dichiarazioni rese dal segretario regionale Domenico De Santis, il quale, pur prendendo atto dell'azzeramento della giunta, ha confermato il permanere di criticità rispetto all'operato del sindaco Rinaldo Melucci.

A smarcarsi dalle parole di De Santis sono i consiglieri comunali Bianca Boshnjaku, Valerio Papa, Michele De Martino e il presidente uscente di Kyma Ambiente-Amiu, Giampiero Mancarelli (appena decaduto dopo le dimissioni del consigliere d'amministrazione Nicola Infesta che hanno prodotto la decadenza dell'intero cda; situazione analoga a quella che si è prodotta in tutte le altre aziende municipalizzate).

«La riunione della Direzione provinciale del PD di questa mattina (sabato 16, ndr) - dichiarano i consiglieri dissidenti - si è svolta in un un clima propositivo e costruttivo ed è stata tesa alla ricerca di una soluzione della difficile situazione politica ed amministrativa che si è determinata nel comune di Taranto. Di questo stesso tenore è apparso l'intervento introduttivo del segretario regionale De Santis che, giustamente, ha insistito sulla necessità che vengano confermati gli impegni e i contenuti programmatici sottoscritti dalla coalizione "Ecosistema Taranto" votata dagli elettori e che, a questo scopo, vengano fornite le necessarie garanzie politiche affinché tale programma sia rispettato e portato avanti, nell'interesse della città. Tanto è vero che lo stesso segretario regionale nel suo intervento ha apprezzato l'avvenuto azzeramento della giunta come atto che muove in questa direzione.
D'altra parte, il Sindaco in questi giorni ha più volte ribadito di non volersi discostare dal programma col quale sono state vinte le elezioni».
«Per questo - proseguono i firmatari - sorprendono e lasciano perplessi il tono e alcuni contenuti di merito della dichiarazione del segretario regionale - rilasciata successivamente alla riunione - che, tra l'altro, solleva questioni che non sono state affrontate nella sua relazione. Ci auguriamo che, nell'interesse esclusivo di Taranto e dei suoi cittadini, il partito democratico, a tutti i livelli, sappia avanzare tutte le proposte e mettere in atto tutte le opportune iniziative politiche che consentano di superare positivamente questa fase complicata e difficile ed evitare la sciagurata eventualità di un'ulteriore scioglimento anticipato del consiglio comunale».

La dichiarazione è sottoscritta anche da Emanuele Di Todaro, Cisberto Zaccheo, Pino Mellone, Federica Di Todaro, Egidio Di Todaro, Alda Ressa, Roberto Erario, Aida Brigante, Giovanni Cito, Paolo Di Turi, Francesco Leggieri, Stefania Caracciolo, Sara Conte, Luigi Villani, Annamaria Tasco, Alessandra Salvino, Angelo Viesti. Da rilevare che questa dichiarazione non è sottoscritta dagli altri due consiglieri comunali Vincenzo Di Gregorio e Lucio Lonoce: un chiaro segnale delle divergenze che esistono all'interno del gruppo consiliare.

Da sottolineare, tuttavia, che la relazione del segretario De Santis è stata votata all'unanimità, mentre dei 33 componenti che hanno partecipato alla direzione provinciale del Pd, ben 29 hanno sottoscritto il documento delle segreterie regionali dei partiti sull'uscita dalla maggioranza del sindaco Rinaldo Melucci. Solo in quattro non hanno sottoscritto il documento. Un dato dal quale si evince che nel Pd, in larghissima parte, vengono sostenute le ragioni sull'uscita dalla maggioranza. Ragioni che però si scontrano, appunto, con l'orientamento di tre consiglieri comunali su cinque. 

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