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L'inchiesta

Appalti Arsenale: cinque condanne e undici rinvii a giudizio

Coinvolti imprenditori e personale civile e militare

L'Arsenale

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Si è conclusa con cinque condanne, undici rinvii a giudizio e un patteggiamento l’udienza preliminare del procedimento giudiziario per i presunti appalti pilotati all’Arsenale della Marina Militare.

La sentenza di condanna è arrivata per i cinque imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Il giudice Alessandra Romano ha condannato il tenente di vascello Antonio Di Molfetta a 4 anni e 6 mesi; 4 anni a Daniele Guardascione e a Federico Porraro; 1 anno e 8 mesi con sospensione della pena a Giovanni Pletto e un anno con sospensione della pena a Giuseppe De Monte. Patteggiamento a 1 anno e 8 mesi per Abele D’Onofrio. Gli undici rinvii a giudizio riguardano gli impenditori Armando Di Comite, Angelo Raffaele Ruggiero, Alessandro Di Persio, Nicola Pletto, Gioca Guardascione, Giacinto Pernisco, Pierpaolo Iaia, Antonio Sottile, Fabio Greco. A giudizio anche l’ammiraglio Cristiano Nervi, all’epoca dei fatti direttore dell’Arsenale.

L’accusa per gli imprenditori è quella di aver creato un sistema per pilotare le aggiudicazioni degli appalti, con la complicità di personale della Marina Militare e di personale civile.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giro d’affari tra il 2018 e il 2019 si sarebbe aggirato intorno ai 14 milioni di euro.

Proprio nelle scorse settimane era stata l’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato a sanzionare quattordici aziende dell’appalto per il presunto cartello messo in piedi allo scopo di spartirsi gli appalti in Arsenale.

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