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02 Agosto 2023 - 18:29
Il sindaco Rinaldo Melucci
Tre episodi hanno segnato il consiglio comunale di mercoledì 2 agosto. Il primo: l’alterco tra il sindaco Rinaldo Melucci e il consigliere del M5S, Mario Odone. Un battibecco al termine del quale Melucci ha preso la sua borsa e ha lasciato l’aula non nascondendo la sua stizza. Oggetto dello scontro il comunicato col quale i Cinquestelle affermano di opporsi fermamente all’ingresso di Italia Viva in maggioranza.
A questo nodo politico è legato il secondo episodio: il consigliere Enzo Di Gregorio (Pd) ha ribadito, come aveva fatto nella riunione di maggioranza di martedì 1 agosto, che se Melucci apre la porta a Massimiliano Stellato, Carmen Casula e Michele Patano, lui andrà a sedersi tra i banchi dell’opposizione.
Il terzo episodio, tuttavia, sancisce di fatto l’ingresso di Italia Viva in maggioranza: Stellato, Casula e Patano hanno infatti votato a favore del Dup, il documento programmatico che caratterizza l’amministrazionecomunale. I tre hanno votato anche l’assestamento di bilancio. Non solo: Stellato e Casula hanno sottoscritto il programma elettorale Ecosistema Taranto (Patano non aveva necessità di farlo in quanto candidato già in origine con la coalizione di centrosinistra).
Il dado, quindi, è tratto. Di fatto esiste una nuova maggioranza. I cui contorni, però, sono ancora tutti da definire, perché a questo punto c’è da capire come si muoveranno i Cinquestelle, come si muoverà Di Gregorio, come si muoveranno altri consiglieri perplessi rispetto a questa svolta. Lo stesso gruppo Con, che ha come riferimento regionale Michele Emiliano, è in fase di riflessione dopo quanto accaduto in aula. E si attende l'esito della direzione provinciale del Pd riunita per tentare di trovare una linea unitaria che possa superare questi subbugli.
Per tornare ai pentastellati, Odone «smentisce categoricamente di condividere l’ipotesi di allargamento dell’attuale maggioranza al Gruppo consiliare di Italia Viva». Proprio questo èil documento che ha fatto innervosire il sindaco.
«Come già più volte detto - scrive il consigliere grillino - il perimetro della maggioranza al Comune di Taranto deve restare quello delle scorse elezioni amministrative e deve fondarsi sul Contratto dei Cittadini, che è stato condiviso e sottoscritto ai fini dell’ingresso del Movimento 5 Stelle nella coalizione Ecosistema Taranto. Ribadiamo il nostro sostegno leale a questa maggioranza, che non ha bisogno di allargamenti a forze che devono chiarire innanzitutto la propria identità e le proprie posizioni su temi fondamentali per i cittadini ed il territorio, soprattutto in tema di tutela ambientale e quindi in riferimento alla ex Ilva, al consumo di suolo e a tante altre questioni, anche alla luce degli sciagurati provvedimenti adottati nei giorni scorsi dal Governo Meloni, come quelli sul reddito di cittadinanza, sulla lotta alla precarietà del lavoro e sulla giustizia, come la reintroduzione dello scudo penale per i responsabili dell’ex Ilva».
«Giova altresi ricordare a chi ha la memoria corta - sxrive ancora Odone - il lavoro svolto dal Movimento 5 Stelle e le battaglie del suo Vicepresidente nazionale, Senatore Mario Turco, sui temi della tutela ambientale e sanitaria, oltre che sulla riconversione economica, sociale e culturale dell’intero territorio. Proprio per non vanificare il grande lavoro del Senatore Mario Turco, che nel corso della scorsa legislatura, quando ha ricoperto la carica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel corso del Governo Conte II, ha garantito investimenti su Taranto per oltre 1,4 miliardi di euro con i progetti del Cantiere Taranto, a cui si aggiungono gli 1,5 miliardi del Pnrr, che oggi il Ministro Fitto ha definanziato, il Movimento 5 Stelle invita il Sindaco e le forze di maggioranza a non deviare l’orientamento politico della coalizione e a realizzare il programma condiviso con le altre forze politiche, dove peraltro trovano finanziamento i progetti alla base dell’accordo elettorale. Il prossimo 23 agosto, ad esempio, c’è la scadenza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l’impianto siderurgico ex Ilva ed in relazione a tale problematica chiediamo già da tempo una immediata e chiara presa di posizione della maggioranza e dell’intera Amministrazione comunale per dire No alla continuità produttiva a carbone per altri 12 anni, con le ben note conseguenze in termini di morti e malattie».
Il teatrino offerto dalla maggioranza, presta il fianco alle incursioni delle opposizione. «La maggioranza al sostegno del sindaco Melucci - tuonano Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano (Fratelli d’Italia) - è un’armata Brancaleone. Divisioni politiche, ideologiche, personali prevalgono ormai sugli interessi della città e fanno si che ogni provvedimento diventi oggetto di acceso scontro».
«È evidente - dichiarano i due consiglieri - che questa compagine amministrativa non ha alcuna prospettiva futura di governo credibile, non riuscendo a garantire neanche il corretto funzionamento dei servizi essenziali della città come ad esempio sta avvenendo per l’igiene urbana. Oggi addirittura il sindaco si è alzato ed è andato via lasciando la sua maggioranza in aula. Tale fatto ha, a nostro avviso, un significato politico importante; quello di un primo cittadino che risente di evidentissime difficoltà a proseguire e reagisce con un atteggiamento di stizza plateale in una situazione particolarmente delicata. Noi crediamo che questo gesto abbia chiaramente palesato il fatto che non si possa continuare ad amministrare con questo passo, pertanto sarebbe meglio staccare la spina in presenza di fratture politiche così forti ed insanabili dopo appena un anno dalle elezioni amministrative. Taranto non merita questo impasse».
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