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Benzene, Acciaierie d'Italia: «Noi in regola, verificare altre fonti»

Continua a tenere banco la questione dei dati relativi alle emissioni di benzene. In proposito, Acciaierie d'Italia «conferma di aver fornito ampia e documentata evidenza ad ARPA Puglia che l’aumento nei livelli di benzene non sarebbe in alcun modo attribuibile allo stabilimento siderurgico, il quale infatti rispetta in pieno i limiti emissivi anche grazie alla completa attuazione delle prescrizioni relative alle batterie di cokefazione (con un investimento di oltre 120 milioni di euro)». «ADI  - si legge in una nota ufficiale dell'azienda - ha quindi rilevato come nelle circostanze sarebbe ragionevole valutare e verificare se sussistano altre possibili fonti di incremento della rilevazione del benzene. Infine, ADI ha comunque evidenziato che i livelli di concentrazione rilevati nelle centraline in area urbana negli anni 2020, 2021 e 2022 si sono mantenuti ben al di sotto del limite fissato dal D.Lgs. 155/2010».
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