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«A scuola con la borsa dell’acqua calda», studenti pronti allo stato di agitazione

Il liceo Aristosseno di Taranto

Il liceo Aristosseno di Taranto

Studenti dell’Aristosseno sul piede di guerra: «Veniamo a scuola con coperte e borse dell’acqua calda, la Provincia ci ascolti! Ieri mattina abbiamo registrato la temperatura all’ingresso di 15 °C». Rientrati a scuola dalle vacanze natalizie gli studenti del liceo Aristosseno di Taranto hanno trovato «una scuola gelida, con una caldaia rotta e l’altra senza gasolio. Già prima la situazione era critica - affermano - ma adesso la scuola al mattino è praticamente a temperatura ambiente con minime anche di 5 °C e un continuo rimpallo di responsabilità tra dirigenza e Provincia che ci lascia, di fatto, al freddo, dobbiamo arrangiarci con coperte, giubbotti e borse dell’acqua calda». «Questo ennesimo caso ci ricorda nuovamente la trascuratezza in cui versa la scuola, trattata come ultima ruota del carro da cui attingere risorse all’occorrenza - dichiarano i ragazzi della Rete degli Studenti Medi che si chiedono, insieme ai rappresentanti d’istituto - se questo stato di cose fosse conosciuto o conoscibile e perché non vi sia stato posto rimedio prima, visto che questa situazione si ripresenta ciclicamente ogni anno. Se le nostre richieste non avranno seguito siamo pronti ad entrare in stato d’agitazione, la legge prescrive temperature adeguate dei locali per chi lavora non vediamo perché non debba valere anche per chi studia, per non parlare del personale scolastico».
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