Al Santissima Annunziata sono attivi i pacchetti di day-service per la diagnosi e la somministrazione di terapie infusionali della sclerosi multipla: i servizi sono operativi da alcune settimane presso la struttura complessa di Neurologia e Stroke Unit del nosocomio tarantino. In particolare, si tratta di prestazioni complesse di day-service con codice PAC.68, PAC.69, PAC.70, PAC.71 e PCB26. Il day-service diagnostico permette l’esecuzione di tutte le indagini - tra le quali gli esami ematochimici, potenziali evocati ed esami liquorali - necessarie per la formulazione della diagnosi della malattia, a eccezione delle indagini neuroradiologiche, che sono in fase di organizzazione. I day-hospital terapeutici, invece, consentono la somministrazione di tutte le terapie per la sclerosi multipla, sia quelle cortisoniche per la gestione della fase acuta, sia i cosiddetti dmd (=disease modifyng drugs) per la gestione del decorso generale della malattia. Il team che gestisce i day-service si compone delle dottoresse Silvia D’Alessandro e Rossana Sgobio, il dottor Nicola Margiotta – responsabile dell’ambulatorio per la sclerosi multipla -, e Maria Rosaria Celentano, infermiera professionale. L’utenza può accedere al servizio tramite prenotazione interna, dopo la valutazione in ambulatorio per la sclerosi multipla, quest’ultimo sito al primo piano del Padiglione Vinci e operativo il mercoledì e il giovedì mattina. “La presa in carico ospedaliera consente al paziente il trattamento e il completamento in breve tempo dell’iter diagnostico, normalmente lungo e laborioso, evitando così i disagi che comporta un ricovero ordinario” – sottolinea Giovanni Boero, direttore della Neurologia di Taranto, evidenziando la peculiarità delle prestazioni. Parole di soddisfazione anche da parte del direttore generale, Vito Gregorio Colacicco: “L’attivazione dei dayservice terapeutici consente ai pazienti di fruire delle prestazioni sanitarie necessarie vicino al proprio domicilio, nello stesso nostro territorio, senza doversi spostare in altre province: è un importante traguardo raggiunto nel percorso di abbattimento della mobilità sanitaria passiva”
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