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Trasporto merci, l’Arlotta nuovo “polo integrato”

Trasporto merci, l’Arlotta nuovo “polo integrato”

Trasporto merci, l’Arlotta nuovo “polo integrato”

GROTTAGLIE - Non solo l’ambizioso progetto dello spazioporto. A partire dalla prossima estate, dall’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie il made in Puglia legato alla cosiddetta catena del freddo potrà volare verso il mondo. Cosa vuol dire? È stato spiegato una conferenza stampa tenutasi nella sala De Jeso del Palazzo della Presidenza della Regione Puglia e alla quale hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, il presidente e il direttore generale di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile e Marco Catamerò, la direttrice del dipartimento regionale, Gianna Elisa Berlingerio, Giovanni Costantini già direttore Cargo Malpensa, Stefano Cavicchia Managing Director Gesfa e il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò. IL POLO DELLE MERCI Attraverso la creazione di quello che è stato ribattezzato “Polo logistico integrato di sviluppo del trasporto merci per via aerea”, l’aeroporto di Taranto/Grottaglie potrà collegarsi con i principali hub cargo europei - come Orly, Liegi e Francoforte - per favorire l’export dei prodotti pugliesi. Le merci non dovranno quindi più transitare da altri aeroporti italiani, perché verrà attivato un terminal cargo aereo pugliese che a regime prevede una media di 40 voli, full cargo (cioè solo merci), l’anno. Un progetto, è stato spiegato in conferenza, che punta a soddisfare la vocazione di Grottaglie, classificato dal Piano Nazionale degli Aeroporti quale scalo di interesse nazionale destinato a svolgere funzioni di piattaforma logistica integrata a supporto della ricerca e dello sviluppo industriale. I lavori partiranno a metà giugno. «IL FUTURO È ADESSO» «L’aeroporto di Grottaglie – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Delli Noci – rappresenta per la Puglia una straordinaria opportunità sia per la logistica aerea, sia come spazioporto per i voli suborbitali e di infrastruttura per testare i droni. Il nostro obiettivo deve dunque essere quello di favorire in quell’area, che è una Zona Economica Speciale, insediamenti industriali e di filiera per le piccole e medie imprese del territorio. Puntare sulla logistica contribuisce alla crescita economica, occupazionale e alla competitività del nostro sistema produttivo». «Quando sosteniamo che nell’aeroporto di Grottaglie il futuro è adesso – ha dichiarato il Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile – non ci riferiamo solo ai voli suborbitali e alla ricerca che viene fatta, ma parliamo anche di un nuovo modo di pensare allo sviluppo di tutto un mercato pugliese i cui prodotti sono legati alla catena del freddo. Pensare che dalla prossima estate sarà possibile, attraverso voli full cargo far arrivare le nostre merci in qualsiasi parte del mondo, è un risultato di successo, frutto non solo della volontà di un privato, ma anche e soprattutto della disponibilità di Aeroporti di Puglia e della Regione Puglia, ad aprire a nuovi scenari che possano migliorare e agevolare l’economia pugliese e a soddisfare le richieste di sviluppo del territorio avanzate nel corso di questi mesi dal mondo imprenditoriale, non solo pugliese. Il territorio ha bisogno di ripartire oggi più di ieri. Questo progetto lo abbiamo immaginato e scritto nel nostro piano industriale. A Grottaglie è stato in visita l’ambasciatore della Corea (ne parliamo a pagina 12, ndr), perché puntiamo a promuovere lo scambio anche e soprattutto con l’estero. Con Enac stiamo per dare il via a un grande road show internazionale con al centro il tema dell’aeroporto di Grottaglie. La nostra visione è quella che lo stadio debba essere pronto prima della partita, avendo una visione di dove la struttura deve andare. Per questo – ha concluso Vasile – era giusto mettere la nostra infrastruttura aeroportuale al servizio della comunità tarantina e pugliese. È da Grottaglie che partono i sogni ed è da Grottaglie che dobbiamo rimettere in moto l’economia del nostro territorio». «Notizia che apre prospettive interessanti, perché la vitalità dell’aeroporto è una condizione necessaria per immaginarne un suo utilizzo ampio, anche in termini turistici» si legge in una nota del candidato sindaco di Taranto per Ecosistema 2022, Rinaldo Melucci. IL RUOLO DELLA LOGISTICA «Il terminal cargo per l’aeroporto di Taranto-Grottaglie – ha dichiarato il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò - risponde al piano nazionale per gli aeroporti che lo colloca nell’ambito della logistica integrata. Finalmente si dà una risposta alla domanda di tantissime aziende del sud Italia che stentano a collocare i loro prodotti nella filiera internazionale, sfruttando così la posizione strategica che lo colloca al centro del Mediterraneo a poche ore di volo dai mercati del Nord Europa e non solo». «La logistica – ha quindi aggiunto Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia – è contemporaneamente un settore merceologico particolarmente rilevante del nostro tessuto economico e anche un fattore abilitante per la gran parte degli altri settori. Questo investimento di Gesfa in Puglia abilita infatti il nostro sistema economico ad aprirsi verso l’internazionalizzazione, creando una leva formidabile di moltiplicazione della forza e del coraggio dei nostri imprenditori». UN MILIONE E 400.000 EURO L’ammontare dei lavori è pari a 1 milione e 400mila euro. Sono previsti il recupero edilizio del vecchio ex inceneritore che si trova all’interno del sedime aeroportuale in area air side, risalente agli anni ’60 e non più utilizzata dall’epoca, oltre all’aumento della superficie coperta che raggiunge i 3.200 mq e l’installazione di celle frigo, strutture di immagazzinaggio per i prodotti deperibili. La struttura risponderà alle esigenze di tutto quel mercato pugliese che necessitava di una piattaforma logistica integrata, è stato sottolineato. Recentemente - è stato ricordato da Aeroporti di Puglia nei giorni scorsi - all’Arlotta si conclusi i lavori relativi alle infrastrutture di volo e di ristrutturazione di alcuni hangar dedicati ad ospitare le aziende industriali aeronautiche per circa 20 milioni di euro. Inoltre, sono stati conclusi i lavori di riqualificazione e di ampliamento dei piazzali sosta aeromobili, oltre ai lavori che hanno riguardato il primo tronco della via di rullaggio, di sviluppo pari a 1500 metri, con funzione di collegamento tra il piazzale e la pista di volo. CARGO E AEROSPAZIO Ovviamente, il progetto cargo si somma, e non cancella, quello relativo allo spazioporto. Lo scorso settembre si è tenuto il Mediterranean Aerospace Matching (MAM), il primo evento internazionale aerospaziale ideato e organizzato in Puglia mentre nel 2023 proprio lo spazio-porto di Grottaglie potrebbe essere utilizzato dall’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, per il rientro dello Space Rider che sarà lanciato dalla base di Kourou in Guinea francese. Nei giorni scorsi Fabio Montefrancesco, presidente della Sezione Agroalimentare, Cultura e Turismo di Confindustria Taranto, ha lanciato la proposta la proposta di candidare Taranto come «Hub europeo del turismo aerospaziale»: «La scelta di Grottaglie come Spazioporto Europeo ci inorgoglisce come imprenditori ma soprattutto mette in campo una nuova opportunità legata al turismo per l’intera area Jonica. Infatti il ruolo non solo di Grottaglie ma anche Taranto nel settore della Space Economy sarà assolutamente legato alla crescita dei servizi turistico culturali che saranno capaci di attrarre i “nuovi ricchi globali” che decideranno di partire dal nostro spazioporto con vettori suborbitali, satelliti e mini satelliti. Questo lavoro sta creando, già da subito, una forte connessione con l’industria locale e noi, imprenditori del settore turistico e culturale, siamo certi che la presenza sul territorio di Taranto dei colossi mondiali come per esempio Virgin Galactic e SpaceX di Elon Musk, creerà nuove opportunità di business per tutte le aziende che si occupano di turismo, hospitality e dell’economia del mare». Per Montefrancesco «occorre ricordare infatti che sia Elon Musk che Richard Branson (due tra i miliardari che fanno sognare gli investitori di tutto il mondo) hanno scelto proprio Grottaglie come base di lancio per i viaggi spaziali made in Europe. Grazie all’aerospazio dunque Taranto accoglierà un numero sempre maggiore di “nuovi turisti”, un target di turisti “altospendenti” che arriveranno nella nostra provincia».
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