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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Magia della poesia" di Fabrizio Abbate

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di mercoledì 26 novembre 2025, è:

    MAGIA DELLA POESIA

    di FABRIZIO ABBATE da Roma

    Squilli di trombe dal regno del Silenzio
    vengono forse dal nostro trapassato
    brividi di luce in fiaccole accese
    bagliori a tratti incendiano la notte…
    Sono i lampi delle Comete
    Le loro scie come favole cieche,
    sono gli echi di ciò che noi sperammo
    desti e ridesti, ma non perseguimmo…
    Sono i castelli (in aria) che non difendemmo
    O forse le sconfitte che scordammo
    Negano ciò che non potemmo.
    Preannunciano però,
    fingendo di mentire,
    frugano nella mente ciò che nascondemmo.
    sono i nostri sogni…
    stanno per partire…
    Sono i fantasmi di ciò che non è stato,
    forse la scintilla che incenerisce il cuore,
    saranno i sogni tuoi
    solo se scegli fino in fondo amore!
    Invoca, allora, e troverai la via,
    apri il tuo cuore (se sei pronto) e… musica sia
    invoca la magia della poesia.

       

    Recensione


    C’è un mondo fatto di sogni, ricordi e possibilità mancate che prende forma come un viaggio leggero e luminoso. In questa poesia di Fabrizio Abbate l’immaginazione diventa il vero tema centrale, quasi un ponte tra ciò che abbiamo vissuto e ciò che avremmo voluto vivere.

    I versi “Sono i lampi delle Comete / Le loro scie come favole cieche” portano immagini vivide e immediate, che parlano di desideri lasciati a metà e pensieri che continuano a muoversi dentro di noi. Le metafore – castelli in aria, comete, fantasmi – creano un paesaggio interiore semplice da sentire, anche se ricco di suggestioni. Tutto sembra muoversi in una dimensione sospesa, dove passato e futuro si toccano senza scontrarsi.


    Il ritmo è fluido, continuo, come un racconto sussurrato che non ha fretta di arrivare alla fine. Le emozioni oscillano tra nostalgia, speranza e un invito delicato a credere ancora in ciò che fa brillare il cuore. C’è anche una punta di ironia lieve, quando il testo parla di ciò che non abbiamo difeso o perseguito, quasi a ricordare che tutti, prima o poi, ci arrendiamo a qualcosa.

    Nella parte finale, quando compare l’idea di aprire il proprio cuore e lasciar entrare la poesia, il senso del testo si compie in modo chiaro: ritrovare se stessi attraverso ciò che si sente davvero. Il messaggio complessivo è universale e incoraggia a non abbandonare i propri sogni, perché solo scegliendoli fino in fondo possono diventare realtà.

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