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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Luna" di Janis Marchesano

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 18 ottobre 2025, è:

    LUNA

    di JANIS MARCHESANO da Nocera Inferiore (SA)

    lentamente appari
    vestita di rosa dorato
    rapida malinconia

    Come una barchetta galleggi
    sull' altare del cielo

       

    Recensione

    Il tema di Luna è la contemplazione silenziosa del cielo come specchio dell’anima. Janis Marchesano riesce, con pochissimi versi, a restituire la delicatezza di un momento sospeso tra luce e malinconia, in cui la luna diventa presenza viva, quasi una figura che accompagna il pensiero.

    L’incipit, “lentamente appari / vestita di rosa dorato”, apre il componimento con un’immagine di grande dolcezza. La lentezza dell’apparizione e il colore tenue creano un’atmosfera di calma emozione: la luna non irrompe, ma si rivela, come se il mondo trattenesse il respiro per accoglierla. La scelta di un linguaggio essenziale e privo di ornamenti sottolinea la purezza dello sguardo poetico: la luna non è oggetto da descrivere, ma esperienza da sentire.

    La seconda parte introduce una sfumatura di malinconia — “rapida malinconia” — che contrasta con la lentezza iniziale. È il tempo fuggevole della bellezza, che si manifesta e subito svanisce. L’autrice coglie la tensione fra permanenza e transitorietà, trasformando l’apparire della luna in metafora del vivere stesso: tutto ciò che emoziona, presto si allontana.

    Il verso conclusivo, “Come una barchetta galleggi / sull’altare del cielo”, suggella l’intero testo con un’immagine di incanto. La luna è fragile ma sacra, sospesa tra acqua e luce, tra materia e spiritualità. L’altare diventa simbolo di un universo che accoglie e celebra la sua comparsa, mentre il verbo “galleggi” restituisce il senso di leggerezza e precarietà che attraversa tutta la poesia.

    Il ritmo è fluido, lento come il movimento notturno che descrive. La scrittura di Janis Marchesano trova forza proprio nella semplicità: pochi versi, ma capaci di aprire uno spazio di silenzio e contemplazione. Luna è un piccolo haiku dell’anima, un frammento che racchiude la bellezza fragile dell’istante e la meraviglia discreta del cielo che si lascia guardare.

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