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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Il giardino" di Elia Bianco

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 10 maggio 2025, è:

    IL GIARDINO

    di ELIA BIANCO di Pozzuolo del Friuli UD)

    È un giardino dove poter gridare forte
    Gridare forte facendo l'amore
    È un giardino di sesso e di amore
    Senza l'ombra della distinzione
    È un giardino innevato e fiorito
    Senza stagioni al passato
    È un giardino fruttato, disperato,
    Dove ci si ama anche quando piove
    È un giardino dove siamo disperati
    Innamorati senza l'ombra della distinzione
    È un giardino a piedi scalzi
    Senza sveglia, senza vestiti, coi nostri odori
    È un giardino dove ritrovi ogni tuo amore
    Che è una cosa soltanto, e assomiglia al tuo nome
    È un giardino dove accarezzo i tuoi fianchi,
    Dove mai siamo stanchi, infilo le dita nei dolci sapori dei frutti maturi
    È un giardino dove il vento muove i fili d'erba
    Dove nudo non porta peccato
    È un giardino dove puoi sentirti innamorato
    Quello che mi piace
    È un giardino dove rifugiarci ad amarci
    Dove abbiamo pace.

       

    Recensione

    Spazio di libertà e desiderio, il giardino descritto in questa poesia si apre come un luogo mentale e fisico insieme, dove l’amore si manifesta senza pudore e senza confini. Ogni verso è un varco che conduce a un altrove intimo, in cui il corpo diventa linguaggio e i sensi dettano la legge di una convivenza affettiva e passionale, sottratta a ogni distinzione imposta.


    L’andamento ripetitivo dell’incipit “È un giardino…” dà ritmo alla narrazione poetica, trasformandola in una sorta di invocazione dal tono onirico, a tratti estatico. I contrasti – neve e fioritura, nudità e pace, frutti maturi e pioggia – sono elementi che convivono senza contraddirsi, come a voler affermare la coesistenza di dolcezza e tormento, pienezza e bisogno. Il testo diventa così un luogo dell’amore totale, in cui la carne e l’anima si rispecchiano.


    L’autore guida in questa dimensione con immagini fortemente sensoriali, capaci di suscitare una partecipazione visiva e tattile: i corpi nudi, i fianchi accarezzati, i sapori dei frutti, il vento tra i fili d’erba. Tutto vibra di una naturalezza ancestrale, in cui l’amore non ha stagioni né colpe, ma solo presenza.


    Il giardino descritto non è un sogno, ma un’urgenza: quella di tornare a un sentire primitivo e sincero, dove l’amore può finalmente somigliare al nome di chi lo pronuncia. Elia Bianco è un autore contemporaneo che esplora le dinamiche dell’amore e dell’identità attraverso una scrittura viscerale e immaginifica. La sua poesia si muove tra corpo e linguaggio, restituendo voce a emozioni nude e universali.

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