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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Lividi dell'anima" di Fernando D'Andrea

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 14 marzo 2025, è:

    LIVIDI DELL'ANIMA di FERNANDO D'ANDREA di Roccasicura (IS)

    Frammenti di follia
    si consumano nel grembo
    umido della sera.
    Assaporo il suono del silenzio,
    sospeso nell’oblio della
    brezza mattutina.
    Una pallida luna si addormenta
    nella foschia della notte.
    Un tiepido vento ulula
    l'assenza di Dio lungo i
    crinali impolverati
    del tempo.

       

    Recensione

    La poesia muove tra immagini evocative e un’atmosfera rarefatta, in cui il tempo sembra sospeso tra il giorno e la notte, tra la presenza e l’assenza. I versi brevi e incisivi scandiscono un percorso interiore carico di inquietudine e malinconia, in cui la natura diventa specchio di un turbamento profondo.


    L’incipit, con Frammenti di follia che si consumano nel grembo umido della sera, introduce immediatamente un senso di dissoluzione, quasi un lento disfarsi dell’identità nell’oscurità. La sera e la notte, spesso simboli di riflessione e solitudine, qui si caricano di una tensione sottile, amplificata dal suono del silenzio, un’immagine che suggerisce un’assenza densa e palpabile.


    La luna, descritta come pallida e avvolta nella foschia, sembra testimone silenziosa di un’esistenza sfumata, quasi in dissolvenza. L’elemento naturale si intreccia con quello metafisico, culminando in un’assenza più grande e universale: Un tiepido vento ulula l’assenza di Dio. Questo verso è forse il più potente dell’intero componimento, perché racchiude in poche parole il senso di smarrimento che attraversa tutta la poesia.


    Fernando D'Andrea utilizza un linguaggio essenziale ma incisivo, evitando orpelli superflui e lasciando che siano le immagini a parlare. Il tempo, descritto con crinali impolverati, diventa una dimensione quasi fisica, consumata dal passaggio inesorabile dei giorni. Lividi dell’anima è una poesia di forte impatto emotivo, capace di trasmettere un senso di inquietudine e solitudine attraverso un uso sapiente della parola e una costruzione evocativa delle immagini.

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