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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"E viene il tempo" di Stefania Raschillà

Poesia del giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 7 febbraio 2025, è:

    E VIENE IL TEMPO

    di STEFANIA RASCHILLÀ di Genova

    E viene il tempo in cui la musica
    del mondo
    ti confonde.
    Non ti sgomenta
    il silenzio, è il tuo respiro,
    ti culla, come scrigno
    ti custodisce.
    Preludio all’altro
    silenzio,
    l’assenza.

       

    Recensione

    La poesia è un'intensa riflessione sull'alternarsi tra suono e silenzio, tra presenza e assenza. I versi brevi e incisivi creano un ritmo quasi sospeso, un dialogo interiore che accompagna il lettore in un percorso di intimità e consapevolezza.


    Il componimento si apre con la confusione generata dalla “musica del mondo”, un’immagine che suggerisce il frastuono della quotidianità, il caos che spesso disorienta e avvolge. Ma ciò che potrebbe turbare non scuote l’io poetico: il silenzio, anziché spaventare, diventa un rifugio, un luogo sicuro che protegge e culla, come uno scrigno che custodisce con delicatezza.


    Il silenzio non è solo assenza di suono, ma una dimensione viva, che accoglie e trattiene emozioni, pensieri e presenze ormai lontane. Nell’ultima parte, la poesia assume un tono più profondo e meditativo: il “preludio all’altro silenzio” introduce l’idea dell’assenza in modo delicato ma incisivo, lasciando emergere un senso di compiutezza e ineluttabilità.


    L’uso sapiente degli spazi e delle pause amplifica il valore delle parole, dando alla poesia un respiro ampio e una musicalità essenziale. Con una scrittura asciutta e raffinata, Stefania Raschillà riesce a trasformare il silenzio in una presenza tangibile, facendo emergere un senso di attesa, accoglienza e pacata accettazione del tempo che scorre.

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