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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Senza voglia" di Michele De Lucia

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 10 settembre 2024, è:

    SENZA VOGLIA

    di Michele De Lucia di Santa Maria a Vico (CE)

    In questo inverno spoglio
    col pensiero
    mi vado a pigliare
    sotto quel muro
    di rami ciondolanti
    mi viene addosso
    una cascata di glicine
    m'inzuppo di stille viola

       

    Recensione

    È una poesia che dipinge con delicatezza e precisione un quadro invernale, apparentemente spoglio, ma carico di profondi significati emotivi e sensoriali.


    Il poeta ci trasporta immediatamente in un paesaggio invernale, dove il pensiero diventa un rifugio. L’immagine del muro e dei rami ciondolanti ci fa percepire una scena di staticità e desolazione, eppure carica di un’aspettativa silenziosa. La natura è apparentemente immobile, ma pronta a sorprendere.


    La cascata di glicine, che improvvisamente si riversa addosso al poeta, rappresenta un momento di intensa trasformazione. I fiori, con le loro stille viola, sembrano infondere un'esplosione di colore e vita in un contesto altrimenti grigio e monotono. Questo contrasto tra l’immobilità invernale e l’improvviso scoppio di vita rende la poesia vivida e dinamica, conferendo un senso di rinascita e speranza.


    L’uso delle parole è semplice ma efficace. La scelta dei termini "spoglio", "ciondolanti", "cascata" e "stille" non è casuale: ognuno di essi contribuisce a costruire un’atmosfera che colpisce il lettore con immagini forti e sensazioni tattili. La poesia si chiude con un'immagine quasi tattile, quella dell’essere "inzuppato" di stille viola, suggerendo un’immersione totale nei sentimenti e nelle percezioni.


    Michele De Lucia riesce a trasmettere, senza bisogno di espliciti richiami, un senso di meraviglia nascosta nelle piccole cose, nella natura che continua a sorprenderti anche nei momenti più inattesi ed offre una riflessione poetica che invita a cercare la bellezza anche nei periodi più freddi e difficili della vita.

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