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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Credevo fosse amore" di Lina Rizzo

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di lunedì 17 giugno 2024, è:

    CREDEVO FOSSE AMORE

    di Lina Rizzo di Eboli (SA)

    Bussò l'Amore,
    ma entrò senza permesso,
    come un vento
    travolgente ed impetuoso,
    col suo bagaglio
    di follia... e di fuoco.
    Poi rise,
    e l'anima mi prese
    insieme al cuor,
    che presto gli si arrese.
    Mi mostrò
    tempeste e arcobaleni,
    profumò la vita
    con fiori di passione...
    ma il cielo mi sconvolse
    con lampi e con tuoni!
    Sparse petali di rose
    sul cammino,
    ma poi di vetri
    lastricò il selciato,
    finché ferita,
    fragile e indifesa…
    un'anima a brandelli
    non mi rese!

       

    Recensione

    La poesia si apre con l'immagine potente e universale dell'amore che "bussa" e "entra senza permesso". Questo ingresso improvviso e non richiesto è descritto come un vento "travolgente ed impetuoso", segnalando subito la forza inarrestabile e a volte distruttiva dell'amore. La scelta di parole come "travolgente" e "impetuoso" enfatizza l'energia tumultuosa che tale sentimento porta con sé, associata a "follia" e "fuoco", elementi che rappresentano passione e imprevedibilità.


    La poesia procede con un tono quasi giocoso quando la passione "rise" e "l'anima mi prese insieme al cuor". Qui l'amore sembra avere un lato seducente e irresistibile, capace di conquistare l'anima e il cuore della persona. La resa del cuore è rapida e totale, segno di una vulnerabilità intrinseca che il sentimento sfrutta.


    Le immagini delle "tempeste e arcobaleni" mostrano il dualismo dell'amore, capace di portare sia gioia e bellezza, sia caos e distruzione. La vita viene "profumata con fiori di passione", ma allo stesso tempo "sconvolta con lampi e tuoni", rafforzando l'idea che l'amore è una forza naturale e dolorosa al contempo.


    Quando l'amore "sparse petali di rose sul cammino", viene evocata un'immagine di bellezza e speranza. Tuttavia, questa immagine è subito contraddetta dal lastricare il selciato "di vetri", un simbolo di pericolo e dolore. Questa contrapposizione sottolinea la delusione e il danno che l'amore può infliggere.


    L’explicit della poesia di Lina Rizzo è particolarmente intenso: la protagonista si ritrova "ferita, fragile e indifesa", con un'"anima a brandelli". La metafora dell'anima ridotta a brandelli rappresenta la devastazione emotiva e psicologica causata dall'amore. La poesia, così, si conclude con un'immagine di sconfitta e perdita lasciando il lettore con una profonda riflessione sulla sua natura imprevedibile e a volte crudele.

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