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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"A mio padre" di Simone Cumbo

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di giovedì 13 giugno 2024, è:

    A MIO PADRE

    di Simone Cumbo di Ischia di Castro (VT)

    Si sorride per cogliere l'essenza,
    e tu padre mio
    la coglievi sempre.

    Nella tua sottile ironia,
    nel prenderti in giro,
    nell'invocare amore,
    anche quando il dolore
    premeva nella carne.

    Là dove dimorano gli dei,
    continui a sorriderci;
    nel mondo che rincorre il tempo,
    senza mai poterlo fermare,
    gli astri illudono gli illusi
    - solo l'amore
    può illudere il tempo.

       

    Recensione

    Una poesia toccante che rende omaggio alla figura paterna, esaltandone l'essenza e l'ironia. Il poeta riflette sulla capacità del padre di cogliere l'essenza della vita attraverso il sorriso, anche nei momenti di dolore. Questa ironia sottile e l'abilità di prendersi in giro sono descritti come modi per invocare l'amore e affrontare la sofferenza.


    Simone Cumbo utilizza immagini potenti per descrivere la presenza del padre. La frase "Là dove dimorano gli dei" evoca una dimensione divina, suggerendo che il padre continua a sorridere e a vegliare su di loro da un luogo trascendente. Questa immagine conferisce al padre una qualità quasi mitica, collocandolo in uno spazio sacro e eterno.


    La poesia prosegue con una riflessione sul tempo e sull'illusione. Il mondo che rincorre il tempo, senza mai poterlo fermare, rappresenta la fugacità della vita. Tuttavia, il poeta conclude con una potente affermazione: "solo l'amore può illudere il tempo". Questo verso finale sottolinea l'idea che l'amore è l'unica forza capace di trascendere il tempo e conferire un senso di eternità alle nostre vite.


    "A mio padre" è una poesia che celebra l'amore, l'ironia e la capacità di affrontare la vita con un sorriso, anche di fronte al dolore. Il poeta ci offre un ritratto commovente del padre, elevandolo a simbolo di saggezza e amore eterno, e ci invita a riflettere sull'importanza di questi valori nel nostro viaggio attraverso il tempo.

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