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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Linguaggi malati" di Alessandra Girgenti

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di giovedì 6 giugno 2024, è:

    LINGUAGGI MALATI

    di Alessandra Girgenti di Catania

    Linguaggi malati
    Parole graffianti
    Amputate, aggressive, respingenti.
    Parole al vento
    Parole addosso, vociare violento
    Dialoghi senza senso
    Linguaggi malati.
    E la tua voce pacata e rassicurante
    diventava una medicina che mi accorreva in salvo.

       

    Recensione

    La poesia si apre con un'immagine forte e disturbante: "Parole graffianti / Amputate, aggressive, respingenti". Questi versi iniziali suggeriscono un linguaggio distorto e doloroso, paragonando le parole a ferite fisiche, enfatizzando la violenza verbale che può verificarsi nelle interazioni umane.


    Le "Parole al vento / Parole addosso, vociare violento" evocano un senso di caos e sovrabbondanza di comunicazione priva di significato o di vero dialogo. Le parole, invece di congiungere, diventano strumenti di divisione e aggressione, creando un ambiente ostile e alienante. La scelta di termini come "vento" e "addosso" accentua l'idea di una comunicazione invasiva e incontrollabile, che sopraffà e danneggia.


    Il concetto di "Dialoghi senza senso / Linguaggi malati" sintetizza l'idea centrale della poesia: la malattia del linguaggio, intesa come incapacità di creare vero contatto umano e comprensione reciproca. Questi versi sottolineano la perdita di significato e connessione autentica nelle interazioni quotidiane, trasformando i dialoghi in rumore vuoto e privo di sostanza.


    La parte finale della poesia introduce un contrasto significativo: "E la tua voce pacata e rassicurante / diventava una medicina che mi accorreva in salvo". Qui, la voce dell'altro, calma e confortante, emerge come un antidoto al caos e alla violenza verbale precedentemente descritta. Questo suggerisce che, nonostante il linguaggio possa essere malato e distorto, esiste ancora la possibilità di guarigione e sollievo attraverso la comunicazione genuina e amorevole.


    La struttura della poesia, caratterizzata da versi brevi e incisivi, riflette l'urgenza e l'intensità delle emozioni espresse. La scelta di parole forti e immagini evocative crea un impatto emotivo immediato, coinvolgendo il lettore in una riflessione profonda sul potere e sui pericoli del linguaggio.

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