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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"La vita" di Sapia Andriani

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web del giornale Buonasera.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di Martedì 4 giugno 2024, è:

    LA VITA

    di Sapia Andriani di Busto Arsizio (VA)

    Il dono della natura è l’insieme della vita.
    Ogni essere nasce e riprende il suo cammino...
    Lasciando la sua vita - alla “fine”!...

    Siamo esseri viventi sulla terra
    il percorso della vita è lungo e difficoltoso
    La gioia e il dolore si fondono in unico groviglio.
    Non manca il sorriso, la gioia di chi la vive.
    Spesso riserva dolori indelebili infiniti
    che la mente umana, non osa eludere.

    La vita è un pulsare di idee
    tutto inizia dalla nascita
    Essa viene guidata da l’impulso materno
    finché le “ali” sono pronte a spiccare il grande volo.

    È l’inizio di un percorso futuro di ogni essere
    L’essere umano può scegliere come affrontarla
    Se la mente è fragile non aiuta a superarla
    perché non accetta, la sua “vita sbagliata”!…

    La società contribuisce a rendere le cose difficili
    non tutti riescono a concludere in positivo
    La fragilità nascosta si rivela insuperabile
    la “follia” impossessa la mente - in un gesto efferato...
    di una “vita” non dovuta al “caso”!...

    Si pone fine alla vita trascorsa
    che fosse breve o lunga, a nessuno importa.
    Si vive una sola volta, di chi la racconta…
    Si chiude il “capitolo” di chi lo ricorda!

       

    Recensione

    La poesia offre una riflessione intensa e meditativa sulla condizione umana, utilizzando un linguaggio semplice ma carico di significato. Fin dall'inizio, la poetessa evoca l'immagine della vita come un dono della natura, sottolineando il ciclo continuo di nascita e morte. Ogni essere intraprende un cammino unico, che culmina inevitabilmente con la fine della vita, rappresentata con il termine "fine" tra virgolette, suggerendo una percezione più filosofica della mortalità.


    Sapia Andriani esplora la dualità della vita attraverso la fusione di gioia e dolore, descrivendoli come un "unico groviglio". Questa immagine propone l'idea che le emozioni umane sono intrecciate e inseparabili, e che la vita è un amalgama di esperienze contrastanti. La poesia riconosce la presenza di sorrisi e gioia, ma non ignora i dolori indelebili che affliggono la mente umana e che non possono essere facilmente ignorati.


    La crescita e l'autonomia personale sono rappresentate attraverso la metafora delle "ali" che si preparano a spiccare il volo. Questa immagine potente simboleggia la transizione dalla dipendenza infantile all'indipendenza adulta, evidenziando la capacità di scelta che ogni individuo possiede. Tuttavia, l’autrice mette in luce la fragilità della mente umana, sottolineando come essa possa ostacolare il superamento delle difficoltà quando non accetta la propria "vita sbagliata".


    La società è presentata come un elemento che complica ulteriormente l'esistenza. Non tutti riescono a concludere il loro percorso in modo positivo, e la fragilità nascosta può portare a gesti estremi e tragici. La "follia" che si impossessa della mente e conduce a un "gesto efferato" riflette le conseguenze devastanti della sofferenza non risolta.


    La conclusione della poesia è cupa e riflessiva, indicando che la durata della vita, sia essa breve o lunga, non ha importanza per gli altri. La vita è unica e irripetibile, e il "capitolo" di ciascuna esistenza si chiude inevitabilmente, lasciando solo i ricordi di chi resta.

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