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rubrica poetica

Controverso

Le poesie scelte sono di A. Citino, C. Di Bartolomeo e E. Costantini

Controverso

La rubrica settimanale "controVerso" è dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è deciso di raccogliere in questa pagina le più belle poesie che di volta in volta vorrete inviare. 

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato sul quotidiano Buonasera in edizione cartacea, digitale e online nella apposita sezione, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Taranto Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 20 versi.

Ogni settimana tre poesie, tra quelle più significative, saranno scelte, recensite e pubblicate nella rubrica "controVerso" sull'edizione cartacea e digitale del sabato e visibili online la domenica mattina dalle ore 9:00.

Altre, invece, verranno selezionate e pubblicate esclusivamente online come "Poesia del Giorno" sul sito web di Buonasera e sui canali social. 

Le tre poesie pubblicate sabato 27 aprile sono:

  • Acqua di Annamaria Citino di Conegliano Veneto (TV);
  • Bisogno d'amore di Cristina Di Bartolomeo di Roma;
  • Utopia di Elisabetta Costantini di Brindisi.

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Acqua

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Vivo nove mesi nel liquido amniotico
volteggio felice faccio capriole
il mondo fuori…
Poi un pianto a dirotto,
lacrime a catinelle
mi desta, il battesimo.
Sorrido guardo il cielo,
una luce illumina il viso.
Il tempo scorre veloce cresco
incontro il mare infinito,
sconfinato, mi diletto tra le onde,
che carezzano il corpo ambrato dal sole…
Assetata sulla spiaggia sorseggio
il nettare della vita l’acqua,
fresca cristallina che rigenera,
rinnova, purifica l’anima bizzarra.
Fa germogliare nuove emozioni.
Mi disseto all’oasi dell’amore.
Unica forza che fa vibrare il cuore…

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di Annamaria Citino di Conegliano Veneto (TV)

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Recensione


I versi della poesia ci conducono in un viaggio intimo attraverso i diversi stadi della vita, dipingendo un quadro suggestivo in cui l'elemento acqua funge da metafora per le esperienze umane. Annamaria Citino inizia con una descrizione poetica della vita prenatale, immersa nel liquido amniotico, simboleggiando un periodo di protezione e innocenza primordiale. Questo mondo protettivo viene poi contrastato dall'esperienza del pianto e delle lacrime, che segnano il momento del "battesimo" nel mondo esterno, illuminato da una nuova consapevolezza rappresentata dalla luce che illumina il viso. Il percorso di crescita continua con un incontro simbolico con il "mare infinito", un'immagine che evoca l'infinita vastità e le sfide della vita. Tra le onde che "carezzano il corpo ambrato dal sole", si avverte la gioia e il piacere nell'affrontare tali sfide. L'acqua diventa quindi un simbolo di rinascita e purificazione, capace di rigenerare l'anima e far germogliare nuove emozioni, mentre l'immagine dell'"oasi dell'amore" rappresenta la forza unificante che dà significato alla vita stessa.

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Bisogno d'amore

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Dici d’amarmi ma
rendi vane le mie parole
con immutabile finzione e
il riso stringato d’un calco
di scagliola a buon mercato.

Dici d’amarmi ma
le tue mani sul mio viso
sono impronte di possesso,
volontà di lenta negazione
allo spazio d’ogni emozione.

Dici d’amarmi ma
le mie costanti perplessità
o l’esigenza di altre verità,
urtano il tuo mondo ordinato
sempre identico al suo stato.

È dannazione amarti invano,
istrione d’orgoglio smisurato
ma voglio gocce d’amore vivo
e non sarò com’Eco per Narciso.

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di Cristina Di Bartolomeo di Roma

Recensione

"Bisogno d'amore" è un poema che trasuda frustrazione e desiderio di autenticità emotiva. Con una prosa tagliente, l'autrice dipinge un quadro doloroso di un amore distorto da finzioni e possessività. Le parole dell'amato risultano vuote di significato, soffocate dall'ipocrisia e dalla mancanza di genuinità, mentre le sue azioni si manifestano come impronte di possesso sul viso dell'altro, rivelando un desiderio di controllo che nega lo spazio per vere emozioni. La protagonista si ritrova in un costante conflitto tra la ricerca di verità e l'oppressione del partner, imprigionata in una relazione che si trasforma in una "dannazione". Tuttavia, non si accontenta di essere un'eco di un amore unilaterale; al contrario, reclama con fermezza il suo bisogno di amore vero e vivo, rifiutando di essere come Eco per Narciso, un riflesso privo di sostanza. Attraverso una prosa incisiva e carica di pathos, Cristina Di Bartolomeo getta luce sulle complesse dinamiche delle relazioni interpersonali, sottolineando il bisogno di autenticità nell'amore.

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Utopia

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Mi piacerebbe scombinarti tutte le abitudini.
Quelle piccole fissazioni che hai.
Quei gesti che ti fanno irrigidire.
Quelle cose che, se non le fai, storci il naso.
Fai quel viso un po’ innervosito.
Che ti scava quella riga sulla fronte.
Vorrei vederti lasciare la bustina dello zucchero sul tavolo.
E poi sorriderne.
Vorrei vederti correre sotto la pioggia.
E poi respirare.
Vorrei vederti
dimenticare ciò che hai intorno.
E poi vivere.

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di Elisabetta Costantini di Brindisi

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Recensione

Un inno, “Utopia”, alla ribellione contro le catene delle abitudini e un invito a vivere con spontaneità e libertà. Attraverso versi carichi di desiderio e aspirazioni audaci, l'autrice dipinge un ritratto incisivo di una rivoluzione interiore e invita a una quotidianità nella quale le piccole fissazioni e le abitudini rigide vengono sovvertite, in cui il sorriso sostituisce la frustrazione e la libertà prende il sopravvento. In questi versi, il desiderio di rovesciare l'ordinario e l'atteso si manifesta con forza, sfidando la monotonia e abbracciando il caos creativo dell'imperfezione. La bustina dello zucchero abbandonata sul tavolo diventa un simbolo di rivolta contro la rigidità delle routine giornaliere, mentre correre sotto la pioggia e respirare profondamente diventano atti di liberazione dall'oppressione delle convenzioni sociali. L'invito a dimenticare ciò che ci circonda e a vivere pienamente rappresenta un appello all'autenticità e alla presenza nel momento attuale, rinunciando al peso delle aspettative e delle convenzioni. Elisabetta Costantini ci guida attraverso un paesaggio di speranza e sfida, spingendoci a esplorare le profondità della nostra esistenza e a abbracciare la bellezza del vivere autentico. Con uno stile forte e diretto, la poetessa ci incoraggia a guardare dentro di noi e a cogliere le opportunità di cambiamento che si presentano nel qui e ora.

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