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San Giorgio Ionico

Città delle Tagghjate: un titolo che profuma di storia e futuro

C’è un luogo in Puglia dove la pietra racconta, dove le cave di tufo non sono solo ferite nella terra ma pagine vive di memoria collettiva. Quel luogo si chiama Tagghjate

C’è un luogo in Puglia dove la pietra racconta, dove le cave di tufo non sono solo ferite nella terra ma pagine vive di memoria collettiva.

Quel luogo si chiama Tagghjate e da venerdì 12 settembre è ufficialmente il cuore pulsante di una comunità che ha ricevuto il titolo di “Città delle Tagghjate”, conferito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e consegnato dal Prefetto di Taranto, Paola Dessí, al Sindaco Cosimo Fabbiano. La cerimonia tenutasi nel suggestivo Parco delle Tagghjate, ha avuto il sapore di una consacrazione poiché non si tratta solo di un riconoscimento istituzionale, ma di un vero e proprio atto d’amore verso un territorio e i suoi cittadini che hanno saputo trasformare le proprie radici in visione.

A fare da cornice alla proclamazione, la seconda edizione del Premio “Città delle Tagghjate”, un evento che ha celebrato le eccellenze del territorio, con appositi riconoscimenti a ragazzi e ragazze che si sono distinti in ambito sportivo, culturale, scientifico ed umanitario. Tra questi spiccano i nomi della dottoressa Roberta Fiorino e del professor Giuliano Liuzzi, insigniti attraverso un’apposita Delibera di Giunta comunale, per i loro traguardi scientifici raggiunti nei più prestigiosi centri di ricerca internazionali, dove hanno assunto incarichi prestigiosi.

La serata ha riservato anche una dolce sorpresa: il Bar “Morola” ha presentato un pasticcino inedito dedicato alle Tagghjate, con fichi, caffè, crema all’Alchermes e mandorle tostate. Un gesto simbolico, che ha unito gusto e identità, memoria e creatività. A condurre l’evento, i volti televisivi di Beppe Convertini e Matilde Brandi, accompagnati dalle note della “Controrchestra Big Band”. Ma il vero protagonista è stato il senso di appartenenza, la partecipazione civica, il legame profondo con le radici. “Questa è la nostra festa – ha detto in proposito l’assessora Marta Sibilla – e ogni cittadino ne è parte viva”. Il riconoscimento quindi non è solo simbolico ma è parte di un progetto più ampio incalzato dallo stesso Primo cittadino di S. Giorgio J. Cosimo Fabbiano, per una valorizzazione turistica e culturale definitiva che punta a fare delle Tagghjate un polo identitario e attrattivo.

San Giorgio Jonico allora non è più solo un Comune della provincia di Taranto, è la Città delle Tagghjate, dove la pietra parla, la comunità ascolta e si impegna per un futuro che si costruisce con orgoglio e memoria collettiva.

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