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Bari
07 Agosto 2025 - 06:26
BARI - A 20 anni dal tragico incidente aereo di Capo Gallo, la città di Bari ha reso omaggio alle vittime di uno dei momenti più drammatici della sua storia recente. Era il 6 agosto 2005 quando un ATR 72 della compagnia tunisina Tuninter, partito dall’aeroporto di Bari e diretto a Djerba, precipitò in mare a poche miglia da Palermo, causando la morte di 16 persone, molte delle quali pugliesi.
La commemorazione si è svolta con una cerimonia solenne articolata in due momenti, promossa dall’Associazione Disastro aereo di Capo Gallo con il patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Bari e di Aeroporti di Puglia.
La giornata è iniziata nella chiesa di San Sabino, dove don Bernardino Palmieri ha celebrato una messa in suffragio. La funzione è stata accompagnata dalla voce della soprano Anna Ebel e dalle musiche dell’organista Annarosa Partipilo, creando un'atmosfera intensa di raccoglimento e memoria.
Successivamente, il ricordo si è spostato nel parco di Punta Perotti, accanto alla stele “Sulle ali della memoria”, simbolo permanente della tragedia. In questo luogo carico di significato si è tenuto un momento di silenzio e riflessione, alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali e dei familiari delle vittime.
Tra i partecipanti, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Vito Leccese, e la presidente dell’associazione Rosanna Baldacci, impegnata da anni nel custodire la memoria delle vittime e nel promuovere iniziative per la sicurezza del volo.
Presenti anche il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile, l’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani, rappresentanti istituzionali di diversi enti locali e i gonfaloni ufficiali della Regione Puglia, della Città di Bari e del Comune di Fasano, a testimoniare una partecipazione corale e un dolore condiviso.
Nel corso della cerimonia è stata scoperta una nuova targa commemorativa, donata da Aeroporti di Puglia, ulteriore segno tangibile della volontà di non dimenticare.
Durante il suo intervento, Michele Emiliano ha ricordato quei momenti con parole toccanti: "Il 6 agosto di 20 anni fa eravamo in Comune, era un giorno tranquillo. Poi la notizia: un aereo partito da Bari era precipitato. Fu uno shock. Molti dei passeggeri erano pugliesi. Vivere quei giorni accanto alle famiglie delle vittime fu un’esperienza profondamente umana. Da allora, con loro, è nato un legame che resiste nel tempo. Il Comune di Bari contribuì alla nascita dell’associazione, che oggi è una voce viva e attenta nella promozione della sicurezza aerea".
"Il 6 agosto non è più una data qualunque. È una ferita aperta, ma anche un impegno morale e civile che ogni anno si rinnova", ha aggiunto il presidente.
A perdere la vita nel disastro del volo Tuninter 1153 furono: Chiara Aquaro (4 anni), Elisabetta Aquaro (44 anni), Carmela Amoruso (53 anni), Barbara Baldacci (23 anni), Maria Grazia Berenato (23 anni), Francesco Cafagno (23 anni), Antonella Capurso (22 anni), Paola Di Ciaula (27 anni), Raffaele Ditano (35 anni), Enrico Fallacara (39 anni), Annamaria Palmisano (53 anni), Isabella Ruta (31 anni), Rosa Santoro (46 anni), Giuseppe Scamera (25 anni) e due membri dell’equipaggio, Moez Bouguerra e Harbaoui Chokri.
La memoria di queste persone continua a vivere, sostenuta da gesti di affetto, parole di verità e iniziative che ogni anno riaffermano il valore del ricordo e il dovere di fare in modo che tragedie simili non si ripetano più.
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