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Taranto

Bonifiche: firmato un accordo strategico per ambiente, formazione e sviluppo. Le foto

Intesa tra Commissario per le bonifiche e ITS Biotech for Life: le nuove tecnologie al servizio della rigenerazione del territorio, con impatti su formazione, impresa e occupazione

TARANTO - Le biotecnologie si confermano al centro delle strategie per la bonifica e la rinascita industriale del territorio tarantino, grazie alla firma di un accordo di collaborazione tra il Commissario Straordinario per gli interventi ambientali, Vito Felice Uricchio, e la presidente della Fondazione Biotech for Life ITS Academy, Milena Rizzo. L’intesa punta a coniugare innovazione tecnologica, formazione specialistica e sviluppo sostenibile, ponendo le basi per nuovi scenari applicativi e opportunità per i giovani.

«La sottoscrizione dell’accordo riconosce le biotecnologie come asset strategico per il futuro di Taranto», ha spiegato il commissario Uricchio. «Dalle bonifiche ambientali alla biofabbricazione, dai biofertilizzanti ai biocarburanti, fino alla trasformazione dei rifiuti in materie prime ad alto valore aggiunto, il potenziale delle tecnologie emergenti è enorme». Uricchio ha evidenziato il ruolo di università, centri di ricerca e PNRR nel dotare la Puglia di competenze d’eccellenza in settori chiave come genomica, proteomica, bioinformatica e ingegneria genetica, con applicazioni nei campi ambientale, sanitario, alimentare e industriale.

A sottolineare l’importanza formativa dell’accordo, la presidente Milena Rizzo ha dichiarato: «Coniugare istruzione tecnica post-diploma e applicazioni biotecnologiche significa sostenere la rigenerazione territoriale e le politiche per l’occupazione, creando una rete tra aziende, università e istituzioni in grado di offrire ai giovani una concreta prospettiva di inserimento nei nuovi processi produttivi». La Fondazione, ha aggiunto, metterà in campo dotazioni tecnologiche e laboratori realizzati anche grazie a fondi ministeriali.

«In una realtà come quella di Taranto, in continua evoluzione, la scuola ha il dovere di offrire un futuro basato sull’accesso a tecnologie avanzate e sostenibili», ha dichiarato il provveditore agli studi di Taranto, prof. Vito Alfonso.

Soddisfazione anche dal mondo universitario. Per Maria Casola, delegata alla Terza Missione del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari, «la formazione integrata e multidisciplinare è la chiave per affrontare le sfide ambientali e industriali. Il nostro Dipartimento è già attivo su questo fronte con eventi come i Taranto Biotech Days e il Bioeconomy Day, e l’accordo rappresenta un’occasione per rafforzare sinergie istituzionali e promuovere competenze orientate all’innovazione».

Il punto di vista del mondo imprenditoriale è stato espresso dalla vicepresidente di Confindustria Taranto, Lucia Minutello, che ha sottolineato l’importanza di «trasferire le innovazioni scientifiche al sistema produttivo, formando competenze qualificate per sostenere la diversificazione dell’economia locale e il rilancio dell’occupazione attraverso la rigenerazione ambientale e uno sviluppo realmente sostenibile».

L’accordo si inserisce in un quadro più ampio di alleanze tra istituzioni, università e impresa per rispondere alla domanda di trasformazione ecologica e industriale del territorio, puntando sul capitale umano e sull’integrazione tra ricerca, formazione e produzione.

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