Alla cerimonia hanno preso parte il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore al Diritto allo Studio Sebastiano Leo, il presidente di Adisu Puglia Alessandro Cataldo e il sindaco di Bari Vito Leccese, insieme a numerosi rappresentanti istituzionali.
“Questa è un’idea che porto con me sin dai tempi in cui ero sindaco – ha dichiarato Emiliano – e oggi diventa realtà. L’ex Nautico non è solo un edificio recuperato, ma un simbolo del riscatto urbano di un quartiere forte, complesso, ricco di identità e potenzialità. Un luogo che incarna l’anima più autentica di Bari, dove il multietnico incontra il popolare e dove le sfide sociali vanno affrontate con visione e responsabilità. La nuova residenza universitaria – ha aggiunto – rappresenta un tassello importante per migliorare la qualità della vita e promuovere inclusione nel Libertà”.
Per l’assessore Leo, si tratta di un esempio concreto della strategia regionale sul diritto allo studio. “Il recupero dell’ex Istituto Nautico – ha affermato – è parte di un piano più ampio che mira a trasformare edifici storici abbandonati in spazi per i giovani, luoghi di innovazione e comunità. La Regione Puglia ha scelto di investire nella rigenerazione urbana come atto politico e sociale. Vogliamo una ‘Puglia Regione Universitaria’, in cui gli studenti siano cittadini a pieno titolo. La collaborazione tra Regione, Adisu, Comuni e università ci ha permesso di costruire un modello replicabile, sostenibile e centrato sui bisogni reali delle famiglie e degli studenti”.
Durante l’inaugurazione, il presidente di Adisu Puglia Alessandro Cataldo ha ricordato il percorso che ha portato alla realizzazione dell’opera. “Avevamo a disposizione un immobile di valore, inutilizzato da anni, e lo strumento giusto per valorizzarlo: la Legge 338/2000 sull’edilizia universitaria. Abbiamo colto l’occasione partecipando al primo bando utile, puntando su un progetto credibile, in linea con i criteri della sostenibilità ambientale, del risparmio di suolo e dell’efficienza energetica. Oggi possiamo dire di avercela fatta”.
Cataldo ha anche inaugurato la mostra fotografica “Antiche mura, nuova vita: il palazzo rinasce”, allestita nei nuovi spazi ristrutturati. L’edificio, costruito nel 1916 come “Casa di salute e abitazione” dal medico barese Giuseppe Zuccaro, ha vissuto una lunga storia di trasformazioni: dopo una disputa ereditaria durata 10 anni, nel 1930 passò al Comune che lo destinò prima a sede scolastica e poi all’Istituto Nautico “Caracciolo”. Nel 2016, l’immobile è stato affidato in comodato trentennale all’Adisu, segnando l’inizio della riqualificazione in chiave universitaria.
Il progetto, oltre a contrastare il caro-affitti per gli studenti, punta anche a restituire un presidio educativo e culturale al quartiere, favorendo nuove relazioni tra giovani e residenti.
La struttura sarà aperta al pubblico dal 15 al 17 luglio con un programma ricco di eventi, incontri e visite guidate. Gli ingressi saranno prenotabili tramite form online, promosso sui canali social dei partner. Il percorso di “riscoperta” si concluderà con un concerto gratuito nel chiostro del palazzo, aperto a tutta la cittadinanza.
Con questa inaugurazione, Bari fa un passo importante verso una città più a misura di studente e più inclusiva, in cui la memoria degli spazi si intreccia con la visione del futuro.