L’iniziativa, sviluppata dal Dipartimento di Radiodiagnostica e Medicina Nucleare diretto dal dottor Michele Tricarico, in collaborazione con la responsabile unica delle liste d’attesa, dottoressa Milena Gallone, prevede 324 turni aggiuntivi distribuiti tra giugno e dicembre, per un totale di 1.944 ore extra. L’obiettivo è incrementare l’offerta con 2.592 risonanze in più, pari a un +62% rispetto al fabbisogno annuo, stimato in circa 4.000 esami dedicati al taglio delle attese.
«La Asl Bari lancia un modello virtuoso», ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, sottolineando l’importanza dell’intervento che agisce contemporaneamente sull’aumento dell’offerta e sul miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva.
L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese ha aggiunto: «Organizzazione, risorse e innovazione sono le chiavi per affrontare con serietà il tema delle attese sanitarie. Estendere gli orari delle agende, affiancato da una formazione mirata dei medici prescrittori, è la strada giusta per offrire risposte concrete soprattutto ai pazienti più fragili».
La sperimentazione del piano ha preso il via a giugno ed è ora in fase di piena attuazione in quattro ospedali del territorio: il “Di Venere” e il “San Paolo” di Bari, il presidio di Altamura Murgia e il “San Giacomo” di Monopoli, che metteranno in campo sei Risonanze Magnetiche attive su orari estesi, dal lunedì al sabato mattina, sabato pomeriggio e domenica.
Nel frattempo, nei primi quattro mesi del 2025, le strutture della ASL Bari hanno già registrato circa 97.000 esami, di cui oltre 28.000 tra TAC e risonanze magnetiche, con un trend in crescita nella diagnostica avanzata.
Elemento innovativo del piano è anche l’introduzione di un vademecum per medici prescrittori, un agile libretto dal titolo “L’appropriatezza prescrittiva in Diagnostica per immagini – RMN, TC, Ecografia e Dxa”, che sarà distribuito a tutti i professionisti del territorio. Lo strumento raccoglie criteri scientificamente validati su quando richiedere o meno un esame, offrendo una guida concreta che, come precisa Tricarico, “non limita l’autonomia del medico, ma la supporta con dati aggiornati per un uso consapevole e responsabile delle risorse”.
Il direttore generale della ASL Bari, Luigi Fruscio, ha ribadito che «ridurre le attese è una delle priorità assolute per la nostra azienda, soprattutto per rispondere alle esigenze dei cittadini più vulnerabili, ottimizzando al tempo stesso l’impiego delle risorse diagnostiche».
Un approccio integrato, che guarda sia alla quantità che alla qualità, e che fa della programmazione e dell’innovazione i pilastri per ridare efficienza e fiducia alla sanità pubblica pugliese.