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Cisternino

Torna il Festival delle Penne Libere: giornalismo, salute e diritti. Foto e programma

Il borgo pugliese ospita una rassegna che unisce informazione indipendente, cultura scientifica e impegno civile. Attesi oltre 60 ospiti tra giornalisti, studiosi e rappresentanti delle istituzioni

BARI - Si è tenuta giovedì 26 giugno, nella Sala Stampa della Regione Puglia a Bari, la conferenza di presentazione della terza edizione del Festival delle Penne Libere, in programma a Cisternino nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 giugno. A moderare l’incontro il giornalista Francesco Pepe, mentre ad illustrare contenuti e finalità della manifestazione è stato il direttore del festival Mario Saponaro, affiancato da esponenti istituzionali e organizzativi.

La rassegna, nata per offrire un contesto libero e partecipato di confronto su temi cruciali come l’informazione, la salute pubblica e la libertà d’espressione, si conferma come uno degli eventi culturali più significativi dell’estate pugliese. Giornalismo, scienza e cittadinanza attiva si intrecciano in un programma ricco, capace di parlare a pubblici diversi con linguaggi comuni di rigore e ascolto.

Il festival, promosso da Mario Saponaro con il sostegno dell’APS Pro Cisternino, ha ottenuto il patrocinio di numerosi enti e istituzioni, tra cui il Parlamento Europeo, la Regione Puglia, il Comune di Cisternino, le ASL di Brindisi, Bari e Taranto, l’Ordine dei Giornalisti di Puglia, le Università di Bari e del Salento e l’ISDE - International Society of Doctors for the Environment. Fondamentale anche il contributo della BCC di Locorotondo.

Nel corso dell’incontro, Mario Saponaro ha sottolineato la vocazione plurale e accessibile della rassegna, che si fonda sull’esperienza maturata con la testata Porta Grande. «Il patrocinio del Parlamento Europeo è un riconoscimento importante per un progetto giovane, ma ambizioso. In queste giornate racconteremo storie e dati, ma soprattutto metteremo al centro l’umanità», ha dichiarato.

Lorenzo Perrini, sindaco di Cisternino, ha ribadito il valore strategico del festival per la comunità locale: «Investire sulla cultura e sul pensiero critico è un atto politico. È un’iniziativa che sentiamo nostra e che parla alla Puglia intera». Dello stesso tenore l’intervento di Rocco De Franchi, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione, che ha riconosciuto nella rassegna «uno dei progetti più promettenti del Sud Italia». Secondo De Franchi, il festival «mette in relazione competenze e territori, costruisce dialoghi autentici e merita continuità».

L’edizione 2025 si svolgerà sotto il titolo “Salute: prevenzione, innovazione e consapevolezza”, ponendo in evidenza il rapporto tra informazione scientifica, diritti e partecipazione. Attraverso panel tematici, proiezioni, laboratori ed eventi letterari, il festival ambisce a diventare un punto di riferimento stabile per chi crede in un’informazione libera e responsabile.

Mariangela Rendini, coordinatrice del Comitato Scientifico, ha rimarcato il ruolo centrale del sapere scientifico e del vissuto individuale: «Porteremo la scienza fuori dalle aule per incontrare le esperienze di vita. Daremo voce anche alle associazioni di pazienti, perché la conoscenza non appartiene solo agli esperti, ma alla collettività».

Il programma prevede oltre 60 ospiti, tra cui 20 giornalisti e 19 panel su temi che spaziano dall’ambiente alla salute mentale, dalla medicina narrativa al giornalismo d’inchiesta. Previsti anche spazi per studenti e giovani professionisti, momenti di approfondimento sulla memoria civile e riflessioni sui linguaggi dell’emergenza e della disinformazione.

Tra i protagonisti annunciati spiccano Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, atteso per la cerimonia di apertura; Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, che interverrà alla chiusura del festival; Maurizio Marangelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia; il direttore del Tempo Tommaso Cerno; gli ex assessori regionali alla sanità Pierluigi Lopalco ed Elena Gentile; l’ex assessore regionale al bilancio della sanità Rocco Palese; il direttore generale della ASL di Brindisi Maurizio De Nuccio; e l’avvocato penalista Antonio La Scala, già coordinatore del NIRS, il nucleo ispettivo sanitario regionale.

Proprio Antonio La Scala ha ribadito il valore dell’iniziativa come spazio di confronto aperto: «In sanità servono rigore e dialogo. Parlare di questi temi in una cornice partecipata e qualificata come questa è un segnale importante per la cittadinanza».

Il programma si arricchisce anche con la sezione cinematografica “Penne Libere nel Cinema”, ospitata in Corso Umberto, e con la rassegna letteraria “Penne Libere nei Libri”, allestita nella Villa Comunale di Cisternino, tra via San Quirico e il Ponte della Madonnina. Sabato 28, alle 17:30, è prevista inoltre un’attività dedicata al benessere integrale con una sessione di yoga aperta al pubblico.

Tra le testimonianze più attese anche quella di Maria De Giovanni, commendatore al Merito della Repubblica Italiana e autrice del libro Sulle orme della sclerosi multipla. La pienezza della vita, che sarà presentato durante il festival. «La penna è l’arma più potente: dà voce, libertà, consapevolezza. Siamo tutti fragili, ma possiamo essere forti insieme», ha detto l’autrice, che vive con la sclerosi multipla.

Il momento culminante sarà rappresentato dalla cerimonia di consegna del Premio Penna Libera 2025, in programma domenica 29 giugno alle 23:15 in Piazza Vittorio Emanuele III, nota come Piazza dell’Orologio. Moderato dal giornalista Massimiliano Sisto, l’evento premierà un giornalista che si è distinto per il suo coraggio, la sua indipendenza e il suo impegno civile.

Alla cerimonia prenderanno parte Michele Emiliano, Maurizio Marangelli, Lorenzo Perrini e Giovanni Mutinati, dirigente scolastico del Liceo “Don Quirico Punzi” e presidente della commissione del premio. Il riconoscimento vuole celebrare il valore della parola libera in un tempo complesso, dando visibilità a chi ogni giorno difende il diritto a un’informazione onesta.

Il festival prevede il riconoscimento di crediti ECM per i professionisti sanitari e crediti formativi per i giornalisti, a conferma dell’elevato profilo scientifico e formativo dell’iniziativa.

Ecco il programma completo.

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