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26 Giugno 2025 - 16:16
BARI - Un legame antico e profondo, fatto di sicurezza, impegno e presenza. Oggi la città di Bari ha reso omaggio all’Arma dei Carabinieri conferendole la cittadinanza onoraria, riconoscimento deliberato lo scorso 16 aprile dal Consiglio comunale. La cerimonia si è svolta nella sala consiliare di Palazzo di Città, alla presenza del generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, comandante della Legione Carabinieri Puglia, e del generale Gianluca Trombetti, alla guida del Comando provinciale di Bari.
A consegnare ufficialmente l’onorificenza è stato il sindaco Vito Leccese, in un momento carico di significato civile ed emotivo. In apertura, il presidente del Consiglio comunale Romeo Ranieri ha invitato i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso lo scorso 12 giugno durante un controllo tra Francavilla Fontana e Grottaglie. “A lui, al suo coraggio e al suo senso del dovere – ha sottolineato Leccese – dedichiamo idealmente questa giornata, che avrebbe dovuto tenersi proprio quel giorno”.
Nel suo intervento, il primo cittadino ha ricordato come la cittadinanza onoraria sia una delle più alte forme di gratitudine civica, destinata a chi si distingue per opere e azioni a beneficio della comunità. “In questa direzione – ha dichiarato – abbiamo scelto di riconoscere ufficialmente il valore dell’Arma dei Carabinieri, per la prossimità costante al territorio, per la capacità di coniugare repressione e prevenzione e per la testimonianza quotidiana di altruismo, rispetto e impegno morale”.
Il sindaco ha ripercorso le radici profonde che uniscono Bari all’Arma. Dal 1860, anno in cui alcune fonti documentano la presenza del 4° Battaglione Carabinieri Reali al Castello Svevo, fino ai drammatici giorni successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943, quando i Carabinieri difesero con determinazione la caserma “Bergia”, al comando del colonnello Romano Dalla Chiesa, padre del generale Carlo Alberto.
“L’Arma – ha proseguito Leccese – è stata al fianco degli Alleati durante la ricostruzione, proteggendo infrastrutture strategiche e contribuendo al ritorno della legalità democratica. È stata determinante anche in tempi recenti, con le operazioni in emergenze come il terremoto di Messina del 1908, il disastro del Vajont del 1963, l’alluvione di Firenze nel 1966, i terremoti del Belice, del Friuli, dell’Irpinia, fino alla pandemia da Covid-19”.
L’omaggio si è esteso anche all’impegno internazionale dell’Arma, presente in missioni ONU, UE e NATO, e al lavoro quotidiano di presidio sul territorio: in Puglia operano oltre 5.000 militari, distribuiti in 226 Stazioni e Tenenze, 61 Nuclei Forestali e della Biodiversità attivi in 257 Comuni. A Bari, la presenza dei Carabinieri è capillare in tutti i quartieri, dalla Madonnella a Japigia, da Carrassi a Santo Spirito, da Bari vecchia al San Paolo.
Leccese ha ricordato anche i risultati più significativi conseguiti dall’Arma. Solo in Puglia, nel 2024, è stato perseguito oltre il 78% dei reati denunciati. Sono stati arrestati 4.700 indiziati di delitto, denunciate in stato di libertà oltre 20.000 persone e sequestrate 15 tonnellate di sostanze stupefacenti. Nella provincia di Bari, in 3 anni, sono stati sequestrati 1.400 chili di droga, effettuati 5.000 arresti, 320 dei quali per associazione mafiosa, mentre ammonta a 230 milioni di euro il valore dei beni sottratti alla criminalità.
Fra le operazioni più significative dell’ultimo anno, il sindaco ha citato quella del marzo 2024, con cui è stato colpito il clan Parisi-Palermiti nel quartiere Japigia, con 56 arresti e importanti sequestri. In dicembre 2024, un'altra maxi indagine ha portato a 8 arresti tra Italia e Albania, smantellando un traffico internazionale di droga e armi.
“La dedizione delle donne e degli uomini dell’Arma – ha concluso Leccese – è un patrimonio che Bari riconosce e abbraccia. È nella loro vicinanza umana, nella capacità di ascolto e nell’instancabile lavoro di tutela del bene comune che risiede il valore di questo legame. Oggi, conferendo la cittadinanza onoraria, la città dice grazie. È un gesto simbolico ma profondamente sentito, perché nasce dal cuore della comunità barese”.
Il generale Del Monaco, nel ricevere l’onorificenza, ha parlato di un “momento che rafforza un rapporto antico e straordinario tra l’Arma e la città di Bari. Un legame che oggi si rinnova e si rinsalda nella comune volontà di servire la collettività con dedizione e umanità”.
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