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20 Giugno 2025 - 06:37
BOSCO DI ACQUATETTA (Bat)- Con l’avvio ufficiale della Campagna AIB 2025, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia - Unesco Global Geopark ha presentato un articolato piano di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi, illustrato nel corso di una conferenza stampa ospitata nel Bosco di Acquatetta. All’incontro hanno partecipato istituzioni, forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, volontari della Protezione Civile e rappresentanti dei Comuni coinvolti.
Uno dei primi interventi è stato la consegna in comodato gratuito di moduli antincendio boschivo ai Comuni di Minervino Murge, Santeramo in Colle e Spinazzola, ritenuti prioritari per il loro storico coinvolgimento in incendi estivi e già dotati di mezzi compatibili. Al Comune di Cassano delle Murge è stato invece affidato un soffiatore, utile ad integrare l’attrezzatura antincendio già disponibile.
Tutti i dispositivi, acquistati grazie a un finanziamento dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, rafforzano un sistema di sorveglianza che punta a intervenire tempestivamente e ridurre la superficie colpita dalle fiamme, come già accaduto nella stagione in corso. Rispetto al 2023, il numero di incendi nel Parco è sceso da 50 a 31, con una riduzione significativa anche delle superfici interessate: da 742 ettari di bosco nel 2023 a 66 ettari nel 2024. Il calo riguarda anche le aree di pascolo, passate da 1.280 a 1.069 ettari.
Il piano prevede inoltre l’attivazione di una nuova squadra AIB dei Vigili del Fuoco composta da 5 unità a Minervino Murge, zona particolarmente colpita nel 2023. Questo presidio si affianca a quello già operativo nella Foresta Mercadante (Cassano delle Murge), mentre si attende a breve l’istituzione di un altro presidio a Gravina in Puglia.
Sul fronte tecnologico, l’Ente Parco ha acquisito 2 droni ad alta precisione per il monitoraggio aereo del territorio, affidati al Reparto Carabinieri Parco. Un supporto fondamentale per identificare tempestivamente i focolai e migliorare il coordinamento degli interventi.
Nel potenziamento del presidio locale sono state coinvolte anche 26 aziende agrozootecniche, incaricate di supportare le attività di avvistamento incendi e garantire l’approvvigionamento idrico, attingendo a riserve proprie o serbatoi mobili. Allo stesso tempo, 3 associazioni di volontariato pattuglieranno 6 aree a maggiore vulnerabilità ambientale. L’Esercito sarà nuovamente parte attiva della rete, assicurando il trasporto d’acqua tramite autobotti.
Sono quasi ultimati anche 2 nuovi punti fissi d’acqua presso il Bosco di Acquatetta e la Foresta Mercadante, concepiti per offrire un rifornimento idrico immediato ai mezzi antincendio e ridurre i tempi di intervento in aree particolarmente frequentate.
Durante l’incontro, il commissario dell’Ente Parco Francesco Tarantini ha sottolineato come la lotta agli incendi boschivi resti una delle sfide più impegnative del territorio. «Nonostante gli sforzi, episodi come quello verificatosi pochi giorni fa ad Acquatetta confermano l’urgenza di agire con continuità e determinazione. Per questo stiamo lavorando a una rete che unisca tecnologia, presidi sul campo e alleanze tra enti, forze dell’ordine, agricoltori e volontari».
Sulla stessa linea la dirigente della Protezione Civile regionale Barbara Valenzano, che ha ribadito l’importanza di «un sistema integrato e condiviso che metta insieme mezzi, competenze e partecipazione attiva delle comunità locali». Il coordinamento con ARIF, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, Polizie Locali e Protezione Civile punta non solo a un controllo efficace del territorio, ma anche alla diffusione di una cultura della prevenzione ambientale.
Sul fronte scientifico, tra le novità più rilevanti, c’è il progetto CLARA (Carbon Land-Atmosphere Revival in Alta Murgia), realizzato con il CNR-IIA. Una piattaforma sperimentale installata ad Acquatetta raccoglie dati sulla ripresa della vegetazione dopo gli incendi, monitorando emissioni di CO₂ e creando modelli predittivi legati agli effetti del cambiamento climatico. I primi rilievi di aprile indicano un aumento dell’assorbimento di anidride carbonica da parte delle piante nelle ore centrali della giornata e hanno permesso di localizzare le principali aree di emissione.
A settembre prenderà il via anche il progetto di Servizio Civile Universale “Per crescere in sicurezza”, promosso dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in collaborazione con il Parco, per coinvolgere giovani tra i 18 e i 28 anni in attività di prevenzione e sensibilizzazione ambientale, a difesa del patrimonio naturale dell’Alta Murgia.
Nel frattempo, proseguono anche i controlli: 2 persone sono state deferite per incendio boschivo colposo e sono state elevate 97 sanzioni per inadempienze nelle fasce di sicurezza, per un totale di circa 58.000 euro. Un dato che testimonia l’impegno crescente del Parco nella tutela concreta dell’ambiente e nella lotta agli incendi come responsabilità condivisa.
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