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Lecce

Un dono per la vita: un ecografo di ultima generazione per la diagnosi fetale. Le foto

L’associazione “Cuore e mani aperte” consegna un innovativo dispositivo al progetto di Medicina Fetale dell’Asl: immagini ad alta risoluzione per tutelare le gravidanze più delicate

LECCE - Un gesto di solidarietà che guarda al futuro e al diritto alla cura. È stato presentato e ufficialmente donato nella mattinata di mercoledì 18 giugno, presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, un ecografo ad alta tecnologia destinato al progetto di Medicina Fetale, Diagnosi Prenatale e Terapia Fetale dell’ASL Lecce. A offrire lo strumento, l’associazione “Cuore e mani aperte”, ente del Terzo Settore guidato da don Gianni Mattia, cappellano del presidio ospedaliero.

Il dispositivo, un Voluson Signature 18, rappresenta un passo in avanti fondamentale nella presa in carico delle gravidanze a rischio. Progettato specificamente per ginecologia e ostetricia, l’ecografo è dotato di funzioni intelligenti, immagini ad altissima risoluzione e software capaci di automatizzare calcoli e procedure, migliorando la tempestività e la precisione delle diagnosi prenatali. Grazie a queste caratteristiche, sarà possibile monitorare più efficacemente i feti con anomalie morfologiche o altre condizioni complesse già durante il primo e secondo trimestre.

Alla cerimonia di consegna hanno preso parte il direttore generale dell’ASL Lecce, avv. Stefano Rossi, la direttrice sanitaria, dott.ssa Maria Nacci, il responsabile del Dipartimento materno infantile, dott. Carmelo Perrone, il referente del progetto di Medicina Fetale, dott. Gianluca Campobasso, oltre a numerosi dirigenti medici, tra cui le dottoresse Roberta Tornese e Carmen Attanasi, il dott. Enrico Rosati, responsabile dell’Utin, e la dott.ssa Lucia Russo, direttrice della Chirurgia pediatrica. Presente anche la consigliera comunale Lara Cataldo, insieme a diverse autorità e rappresentanti delle unità pediatriche. A moderare l’incontro, Stefania Semeraro.

Ad aprire l’incontro, le parole toccanti di don Gianni Mattia, che ha voluto sottolineare il valore simbolico della donazione: “Ogni battito del cuore nascente è un segno di speranza. Quando una gravidanza si complica, si insinua la paura. Questo ecografo rappresenta la possibilità concreta di intervenire con tempestività, di ridurre l’angoscia, e di offrire nuove prospettive di vita a mamme e bambini. Il dispositivo è frutto della generosità di benefattrici private e dell’impegno dei nostri volontari, che da anni sostengono con amore la nostra missione”.

Il dott. Campobasso, alla guida del progetto di Diagnosi Prenatale, ha spiegato l’impatto concreto della nuova tecnologia: “Si tratta di un apparecchio dalle prestazioni eccellenti, che semplifica e velocizza gli esami, incrementando al tempo stesso l’affidabilità dei risultati. La qualità delle immagini permette una valutazione morfologica più dettagliata e una diagnosi più precoce delle malformazioni. Questa donazione migliorerà l’assistenza clinica e ci aiuterà a garantire percorsi di cura multidisciplinari più efficaci. Siamo profondamente grati per il sostegno ricevuto, che ci motiva a proseguire con ancora più dedizione”.

L’associazione “Cuore e mani aperte”, attiva dal 2001, è da sempre impegnata nell’assistenza socio-sanitaria con una visione umanistica della cura. Nel tempo ha dato vita a numerose iniziative, come la “Bimbulanza” per il trasporto sanitario pediatrico, lo Spazio Benessere per pazienti e familiari, una Casa di Accoglienza per parenti dei degenti e diversi interventi di umanizzazione artistica nei reparti pediatrici.

La donazione dell’ecografo segna un nuovo capitolo di questo impegno, e testimonia come la solidarietà, unita all’innovazione, possa fare la differenza nella tutela delle fragilità e nel sostegno alla vita prima ancora della nascita.

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