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Ostuni
15 Giugno 2025 - 06:18
OSTUNI – Una città immobile nel dolore, un silenzio che parlava più di mille parole. L’ultimo saluto al brigadiere Carlo Legrottaglie, ucciso in servizio a pochi giorni dalla pensione, ha riunito ieri a Ostuni l’Italia intera, rappresentata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto testimoniare con la sua presenza l’abbraccio del Paese a una famiglia spezzata e il tributo di riconoscenza a un servitore dello Stato caduto per difendere la legalità.
Aveva 59 anni, il brigadiere Legrottaglie. Giovedì scorso ha perso la vita a Francavilla Fontana, in un conflitto a fuoco scatenatosi durante un inseguimento di due sospetti. È morto mentre faceva il suo dovere, senza esitazioni, come aveva sempre fatto in oltre tre decenni di servizio. Doveva andare in pensione tra pochi giorni.
Ieri, la parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa non riusciva a contenere la folla. Gremita fino all’ultimo banco, con centinaia di persone raccolte anche fuori, in un silenzio rotto solo dalle sirene lontane e dal pianto sommesso di chi lo conosceva e lo amava. Cittadini comuni, colleghi in divisa, studenti, famiglie intere: tutti lì, come in un’unica grande famiglia ferita, per dire addio a Carlo.
La funzione religiosa, solenne e struggente, è stata presieduta dall’ordinario militare monsignor Gian Franco Saba, che ha scelto parole semplici e autentiche per ricordare l’umanità e il coraggio del brigadiere. E in molti non hanno trattenuto le lacrime.
Accanto al Capo dello Stato, che ha incontrato con riservata delicatezza i familiari dell’uomo, le più alte cariche civili e militari: il ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto. Ma a commuovere, più di ogni protocollo, è stata la compostezza della moglie e dei figli, affranti e dignitosi, come lo era stato Carlo in ogni gesto della sua vita.
Al termine della cerimonia, quando il feretro avvolto nel tricolore è stato sollevato a spalla dai colleghi dell’Arma, un lunghissimo applauso ha squarciato il silenzio. Un applauso che sembrava non finire mai, quasi a voler trattenere quel feretro ancora un istante, prima dell’addio. Alcuni hanno lanciato fiori bianchi, altri si sono inginocchiati. Gli occhi lucidi dei presenti raccontavano tutto il dolore e la gratitudine per un uomo che ha scelto, fino alla fine, di stare dalla parte giusta.
Nella memoria della sua città, e nel cuore degli italiani, il brigadiere Carlo Legrottaglie resterà un esempio limpido di dedizione, coraggio e onestà. Un uomo che, senza clamore, ha servito il suo Paese fino all’ultimo respiro.
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