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Taranto

Rifiuti e degrado alla portineria del siderurgico, il Consorzio Asi: "Ora tolleranza zero". Le foto

Diverse tonnellate di spazzatura raccolte tra la portineria “imprese” e la Statale 7. Il presidente Carrieri: “Pronti a installare fototrappole, servono controlli e collaborazione”

TARANTO – Cumuli di immondizia, bottiglie abbandonate e rifiuti domestici in ogni angolo: è questo lo scenario che si presenta nei pressi della portineria “imprese” dello stabilimento siderurgico e nei sottopassi che collegano la strada consortile alla SS7. Una situazione di degrado aggravata da comportamenti incivili che, ancora una volta, costringono il Consorzio Asi a intervenire con risorse proprie.

Gli interventi di pulizia in corso in questi giorni stanno restituendo alla città una fotografia impietosa: diverse tonnellate di rifiuti sono già state rimosse, lasciate in aree utilizzate quasi esclusivamente dai lavoratori del sito industriale. Un danno doppio, come evidenzia il presidente del Consorzio, Costanzo Carrieri, che sottolinea come non solo manchi qualsiasi forma di contribuzione economica per l’uso di questi spazi, ma si debba anche far fronte al costo costante per mantenerli in condizioni decorose.

“Non è più tollerabile che pochi incivili vanifichino gli sforzi di chi lavora per il bene comune”, tuona Carrieri, annunciando che sarà presto avviata l’installazione di fototrappole per identificare e sanzionare i responsabili. I dispositivi permetteranno di documentare le infrazioni e, in collaborazione con la polizia giudiziaria, agire anche in caso di violazioni penali.

Il Consorzio ha già coinvolto più volte le istituzioni, compresa la Prefettura, con incontri tematici per affrontare le criticità della zona, specie nei parcheggi e nelle aree antistanti le portinerie. Tuttavia, Carrieri torna a chiedere con forza una sinergia vera tra enti pubblici, imprese e cittadinanza, per evitare che situazioni come questa continuino a ripetersi.

“Serve uno scatto di responsabilità collettiva. Così non si può andare avanti”, conclude il presidente, rilanciando l’invito a un’azione coordinata e definitiva per affrontare e risolvere il problema del degrado nelle aree industriali di Taranto.

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