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Bari

Medici di famiglia, la Regione: “Cuore del sistema sanitario, ora più integrazione e risorse”

All’assemblea Fimmg, Emiliano e Piemontese annunciano nuove assunzioni e maggiore ruolo per la medicina territoriale. “Solo chi conosce la storia clinica del paziente può decidere con umanità”

BARI - Un appello a rafforzare il ruolo dei medici di base come pilastro della sanità pubblica arriva dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ieri mattina ha aperto l’Assemblea Generale della Fimmg – la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale – tenutasi nell’Aula Magna De Benedictis del Policlinico di Bari.

“I pugliesi hanno fatto sacrifici economici per rendere più solido e strutturato il ruolo dei medici di famiglia all’interno del sistema sanitario regionale”, ha dichiarato Emiliano. “Oggi a questi professionisti si chiede di essere punto di riferimento costante per i pazienti, ma anche garanti dell’appropriatezza nelle cure. Un compito delicato, spesso difficile da gestire sia sul piano clinico che su quello umano. Eppure è proprio questa la chiave per salvare la sanità pubblica”, ha aggiunto.

L’incontro ha rappresentato un momento di confronto cruciale, a pochi giorni dalla firma del nuovo Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale, che ridefinisce tempi, strumenti e responsabilità del lavoro sul territorio.

“Dobbiamo offrire ai medici che seguono i pazienti da anni la possibilità concreta di prenotare esami e visite in base a criteri clinici, non solo informatici”, ha sottolineato Emiliano. “Serve una reale integrazione con ospedali e servizi territoriali, affinché la cura diventi un percorso condiviso e coerente”.

Emiliano ha poi rivolto un elogio al valore umano della professione: “Il medico di base è il custode della relazione. Dove non arriva la tecnologia, deve arrivare l’umanità. E l’umanità non si può sostituire”.

A fare eco al presidente, l’assessore regionale alla Salute Raffaele Piemontese, che ha illustrato i contenuti della riforma in atto: “Abbiamo chiesto ai medici di essere più presenti anche a domicilio, soprattutto per assistere pazienti fragili e cronici. In cambio, rafforzeremo i servizi territoriali con nuove assunzioni di infermieri”.

Piemontese ha inoltre evidenziato il nuovo assetto che la Regione intende costruire, dove gli ospedali saranno chiamati a occuparsi esclusivamente dei casi più complessi, mentre il territorio dovrà farsi carico in modo strutturato della gestione quotidiana della cronicità, che oggi rappresenta la maggior parte del fabbisogno assistenziale.

All’assemblea erano presenti numerosi rappresentanti istituzionali e del mondo sanitario, tra cui la presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone, il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro, il presidente dell’Ordine dei medici di Bari Filippo Anelli, la dirigente dell’Ufficio SGAO Antonella Caroli, il segretario nazionale della Fimmg Silvestro Scotti, il segretario regionale Antonio De Maria, quello provinciale Nicola Calabrese e i vertici della federazione pugliese.

Un confronto a più voci per ripensare la medicina generale come spina dorsale del sistema sanitario universale, mettendo al centro prossimità, conoscenza e continuità di cura.

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