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Bari

Piantato il primo albero al Parco Della Rinascita sull’area ex Fibronit. Le foto

Al via la trasformazione dell’area contaminata dall’amianto in un grande polmone verde. Il sindaco Vito Leccese: “Restituiamo respiro alla città, in memoria delle vittime del mesotelioma”

BARI - Dove per decenni si è respirata morte, ora cresceranno alberi. È stato piantato questa mattina il primo albero del Parco della Rinascita, nell’area un tempo occupata dalla ex Fibronit di Bari, simbolo di una tragedia silenziosa che ha causato decine di vittime per mesotelioma pleurico, la forma tumorale più aggressiva provocata dall’amianto.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Vito Leccese, il presidente del comitato cittadino Fibronit Nicola Brescia, gli assessori Domenico Scaramuzzi (Cura del Territorio) ed Elda Perlino (Ambiente e Transizione ecologica), oltre ai familiari di Maria Maugeri, storica protagonista della lunga battaglia per la bonifica, e alla presidente della Consulta per l’Ambiente, Lucia Schinazano.

Il primo albero messo a dimora è una Melia azedarach, specie resistente e simbolica, conosciuta anche come “albero dei rosari”. Può raggiungere fino a 15 metri d’altezza e rappresenta, in questo contesto, il primo respiro di una nuova vita urbana, in un’area che per decenni ha rappresentato un pericolo invisibile per la salute dei baresi.

«Qui si è consumata una strage silenziosa – ha ricordato il sindaco Leccese –. Non potremo mai ripagare il dolore delle famiglie, ma possiamo e dobbiamo fare memoria attiva, piantando alberi e trasformando un sito di morte in un luogo di rinascita. Maria Maugeri ha combattuto per 25 anni affinché questo accadesse, e oggi dedichiamo a lei questo primo passo verso la vita».

Il Parco della Rinascita è destinato a diventare uno dei principali polmoni verdi della città, e la sua inaugurazione simbolica è prevista per il 21 marzo 2025, primo giorno di primavera. L’intervento, finanziato con fondi del PNRR, dovrà concludersi entro marzo 2026, come previsto dal cronoprogramma.

Nel frattempo, i lavori sul cantiere proseguono, con la realizzazione della viabilità interna secondo la planimetria definitiva e il ripristino dei piezometri per il controllo del sottosuolo. A breve sarà anche realizzato un nuovo varco di accesso su via Caldarola, che diventerà l’ingresso principale per i mezzi, comportando una temporanea modifica alla viabilità locale.

L’intero progetto è attualmente all’esame dell’Asset, che ha richiesto e ottenuto integrazioni tecniche già accolte dal team di progettazione. «La vegetazione è l’unico elemento naturale capace di produrre ossigeno – ha aggiunto Leccese – e non esistono strade migliori per risarcire la città di Bari di quanto le è stato tolto: il diritto a respirare».

Con il Parco della Rinascita, Bari risponde al dolore con la speranza, trasformando una ferita urbana in un modello di rinascita ambientale e civile.

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