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Taranto
03 Maggio 2025 - 08:04
TARANTO – La CIA Agricoltori Italiani Puglia – Area Due Mari lancia un grido d’allarme: la stagione irrigua 2025 non è ancora partita e le coltivazioni del Tarantino rischiano di andare in sofferenza proprio mentre le temperature iniziano a salire rapidamente.
L’organizzazione agricola ha rivolto un appello diretto al Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, chiedendo l’immediata immissione di acqua nel canale adduttore che trasporta risorse idriche dalla diga di San Giuliano, in Basilicata, fino a Palagianello, attraversando Ginosa e Castellaneta per oltre 35 chilometri.
«Apprezziamo gli interventi di pulizia dei canali, attesi da decenni, ma ora è urgente avviare l’irrigazione – denuncia la CIA –. Le colture non possono più aspettare: ogni ora di ritardo può trasformarsi in danno economico e produttivo».
I problemi non mancano. La galleria di San Marco, necessaria per il trasferimento dell’acqua dalla diga al canale principale, è in manutenzione da giugno 2024 e non ancora ripristinata. Oltre alla conclusione dei lavori, si chiede di riattivare i pozzi esistenti dell’ex Consorzio Stornara e Tara, riparare con urgenza le condotte danneggiate e rilanciare l’attingimento dal fiume Bradano, in modo stabile e strutturale.
A “Acque del Sud” e al presidente Luigi Decollanz, la CIA riconosce il contributo offerto nel 2024, ma ora chiede azioni rapide: in particolare la riparazione della condotta Paoloni, l’installazione di una pompa sul fiume Tara e la conseguente fornitura idrica ai campi di Palagiano, Palagianello e Castellaneta.
Fondamentale, secondo la CIA, è anche l’attivazione dell’acqua dalla diga di Monte Cotugno, per mettere in funzione i comparti irrigui di Sinni Vidis, Vasca 10 e Metaponto Uno, così da compensare le attuali criticità legate al blocco della galleria di San Giuliano.
Un plauso viene rivolto alla collaborazione tra ARIF e Consorzio Centro Sud, evidenziando l’impegno del Commissario Francesco Ferraro, anche direttore ARIF, e dell’assessore regionale Donato Pentassuglia. Tuttavia, non tutto il management del Consorzio sembra muoversi in sintonia.
«Nonostante numerose segnalazioni sin dall’inizio dell’anno, molte delle criticità sul territorio restano completamente ignorate: paratoie da sostituire, condotte danneggiate, assenza di mezzi operativi, con i vecchi rottamati nel 2024 e mai rimpiazzati», denuncia la CIA.
Per questo motivo, l’organizzazione chiede all’assessore Pentassuglia e al commissario Ferraro di intervenire senza indugi, per eliminare ogni ostacolo burocratico e dare risposte certe al mondo agricolo.
L’appello si estende anche ai sindaci del versante occidentale della provincia di Taranto, alle amministrazioni locali e ai sindacati agricoli: «Facciamo fronte comune. In gioco c’è l’economia di un’intera area, il futuro delle imprese agricole, il reddito e la dignità di migliaia di lavoratori e famiglie».
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