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Lecce

UniSalento rafforza i legami con l’Iran: cinque accordi firmati e nuovi scavi archeologici in arrivo. Le foto

La missione guidata dal rettore Fabio Pollice apre scenari di cooperazione scientifica e culturale tra Italia e Medio Oriente. L’ateneo salentino sarà ospite d’onore all’Innovex 2026

LECCE – Si è conclusa con risultati di grande rilievo la missione istituzionale dell’Università del Salento in Iran, guidata dal rettore Fabio Pollice e dal professor Enrico Ascalone, docente di Archeologia del Vicino Oriente antico. Cinque giorni intensi tra scienza, cultura e diplomazia accademica, che hanno portato alla firma di cinque nuovi accordi di cooperazione con importanti università iraniane e alla promessa di nuove attività di scavo in uno dei siti archeologici più rilevanti del Medio Oriente.

La visita si è svolta su invito dell’ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri, e dell’Accademia iraniana delle Scienze. La delegazione italiana ha incontrato i vertici delle principali università di Teheran, stringendo rapporti che rafforzano il profilo internazionale dell’ateneo leccese. Tra i momenti più significativi, la conferma della partecipazione di UniSalento come ospite d’onore all’Innovex 2026, il più grande salone dell’innovazione del Medio Oriente, che ogni anno accoglie centinaia di imprese e startup da tutto il mondo arabo-asiatico.

Durante la missione, il Ministero della Cultura iraniano ha espresso piena soddisfazione per il lavoro svolto dalla missione archeologica dell’Università del Salento a Shahr-i-Sokhta, sito patrimonio UNESCO, annunciando l’intenzione di affidare all’ateneo salentino un nuovo progetto di scavo in un altro importante insediamento archeologico, ancora top secret, ma considerato tra i più strategici dell’intera regione mediorientale.

Non sono mancati i momenti di confronto accademico: numerosi seminari e incontri con studenti e docenti iraniani hanno animato il soggiorno, rafforzando lo scambio di competenze e visioni tra i due sistemi universitari. La delegazione italiana è stata anche accolta dall’ambasciatrice d’Italia a Teheran, Paola Amadei, e dal responsabile per le politiche culturali dell’ambasciata Emanuele Marchi, ai quali è stato presentato il piano strategico di sviluppo dell’Università del Salento, ricevendo apprezzamenti e incoraggiamento a proseguire lungo la rotta dell’internazionalizzazione.

Un momento di grande interesse si è rivelato anche la visita al Pardis Technology Park, una cittadella dell’innovazione estesa su centinaia di ettari, in cui operano aziende high-tech e startup d’avanguardia, destinata a diventare un polo di riferimento per l’intera area medio-orientale.

“Sono convinto che questa missione possa aprire una nuova fase nei rapporti tra Italia e Iran, soprattutto sul piano della ricerca e dell’alta formazione”, ha dichiarato al rientro in Italia il rettore Pollice. “L’Università del Salento si conferma pronta a cogliere le sfide globali, con uno sguardo aperto al mondo e un forte radicamento territoriale”.

Ecco le università iraniane con cui sono già stati firmati accordi di collaborazione:

  • Alameh Tabataba’i University (Teheran)

  • Shahid Beheshti University (Teheran)

  • Iran University of Science and Technology (Teheran)

  • Toosi University of Technology (Teheran)

  • Isfahan University of Arts

Sono invece in fase di finalizzazione i protocolli con:

  • Azadi University of Pardis

  • University Fine Arts of Teheran

  • Pardis Technology Park

Con questa missione, UniSalento non solo rafforza la propria proiezione internazionale, ma si pone come ponte accademico tra Europa e Medio Oriente, contribuendo alla costruzione di un dialogo fondato su cultura, ricerca e cooperazione scientifica.

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